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Israele sotto attacco: missili dallo Yemen colpiscono Tel Aviv. Iran avverte: "Rivedremo la nostra politica nucleare". Netanyahu convoca una riunione di emergenza

2024-10-07

Autore: Francesco

La situazione in Medio Oriente sta evolvendo rapidamente: le sirene di allerta hanno suonato a Tel Aviv dopo che sono stati lanciati missili dallo Yemen. Il governo iraniano ha rilasciato una dichiarazione inquietante: "Se ci sentiamo minacciati, potrebbero esserci delle ripercussioni sulla nostra strategia riguardante le armi nucleari". Queste parole provengono dalla rivista associata a Ali Khamenei, evidenziando la posizione di Teheran secondo cui, pur non autorizzando armi nucleari per principi islamici, l'Iran è pronto a difendere i propri interessi e la sua popolazione.

Nel contesto del conflitto, un attacco aereo israeliano ha causato la morte di almeno otto vigili del fuoco libanesi in una cittadina vicino al confine. Le Brigate Al-Qassam di Hamas hanno rivendicato un assalto missilistico su Tel Aviv, sostenendo che fosse una risposta ai presunti massacri israeliani.

Nonostante gli sforzi di Hamas per lanciare un attacco su vasta scala, le forze israeliane sono intervenute, neutralizzando una minaccia immediata e distruggendo diverse postazioni di lancio.

Gli aerei israeliani, a loro volta, hanno colpito obiettivi in Gaza, sventando nuovi tentativi di attacco. Nel frattempo, l'esercito israeliano ha condotto operazioni nella città di Jenin, mentre Israele ha iniziato le cerimonie commemorative per il primo anniversario dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, una giornata che ha segnato una tragica svolta nella storia del Paese.

Recentemente, le forze israeliane hanno intensificato le operazioni contro Hezbollah, colpendo obiettivi a Beirut e nel sud del Libano, sollevando preoccupazioni internazionali circa l'escalation del conflitto. Inoltre, le restrizioni ai voli in Iran sono state revocate dopo che le autorità hanno garantito una situazione di sicurezza che consente il ripristino dei collegamenti aerei.

La tensione continua a crescere e i prossimi sviluppi saranno cruciali non solo per il destino di Israele e dei territori palestinesi, ma anche per l’intera regione.