Istat, nel 2023 crollo della produttività: quali sono le cause?
2025-01-09
Autore: Francesco
Nel 2023, l'Italia ha registrato un calo allarmante di tutti gli indicatori di produttività, secondo quanto riportato dall'Istat. In particolare, la produttività del lavoro ha subito una "forte riduzione" del 2,5%, un fenomeno che ha interessato tutti i settori, compresa l'industria. Questo declino segue un lungo periodo di crescita lenta, con un incremento medio dello 0,5% tra il 2014 e il 2023.
Comparando la situazione italiana con quella europea, emerge che la media nel resto d'Europa ha visto un incremento della produttività del lavoro dell'1,1% nello stesso intervallo di tempo. Il calo della produttività è dovuto a un aumento delle ore lavorate maggiore rispetto al valore aggiunto, un segnale preoccupante per l'economia del Paese.
Un altro fattore significativo è rappresentato dalla diminuzione della produttività totale dei fattori (Ptf), che ha registrato un -2,5% nel 2023, riflettendo un arresto del progresso tecnico. Questo potrebbe essere attribuito a diversi motivi, tra cui l'incertezza economica derivante dalle difficoltà globali, l'aumento dei costi energetici e la scarsità di manodopera qualificata, che hanno messo a dura prova le aziende italiane.
Le proiezioni future non sono ottimistiche, e gli esperti avvertono che è necessario un intervento urgente per invertire questa tendenza prima che diventi irreversibile. Si stima che senza misure adeguate, il Paese potrebbe affrontare ulteriori sfide economiche nei prossimi anni. Cosa dovrebbe fare l'Italia per recuperare terreno in questo campo cruciale per la sua economia?