Finanze

Isteria a Wall Street: la Fed in riunione d'emergenza, Powell salverà il mercato con taglio dei tassi?

2025-04-07

Autore: Chiara

La situazione sui mercati azionari è diventata drammatica. Lunedì 7 aprile 2025, dopo le vendite che hanno caratterizzato giovedì e venerdì della settimana scorsa, Wall Street e le principali borse mondiali hanno subito un duro colpo a causa delle politiche commerciali aggressive del presidente americano, Donald Trump. Le incertezze riguardo all’impatto dei dazi imposti su oltre 180 paesi hanno alimentato il panico tra gli investitori.

Il Ftse Mib di Piazza Affari ha chiuso con una perdita del 5,18%, piazzandosi a 32.853,98 punti. Anche altri indici europei hanno risentito della situazione: il Dax di Francoforte è sceso del 4%, mentre il Cac di Parigi ha registrato un calo del 4,67%. Wall Street ha vissuto una sessione estremamente volatile, con il Dow Jones che ha perso oltre 450 punti, mentre lo S&P 500 e Nasdaq hanno chiuso in negativo rispettivamente dello 0,71% e dello 0,42%.

Nel mercato dei cambi, l'euro ha registrato una flessione dello 0,36% rispetto al dollaro, mentre il dollaro ha guadagnato terreno nei confronti dello yen e della sterlina. I rendimenti dei Treasury a 10 anni sono tornati a salire, superando il 4%.

Dopo le polemiche sull’operato della Fed, Trump ha nuovamente esortato l'istituzione a un taglio dei tassi. Le probabilità che questo avvenga nella riunione del 6-7 maggio sono ora superiori al 50%, secondo analisi di mercato.

La tensione e le aspettative sui prossimi interventi della Fed mantengono alta l'attenzione degli investitori. A Wall Street, il Dow Jones ha aperto la giornata con perdite di oltre 1.300 punti, entrando in una fase di mercato orso; scenario che non si vedeva da anni. Oltre a questo, anche Bitcoin e altre criptovalute hanno subito forti perdite, con il Bitcoin sceso sotto i 77.000 dollari.

Il prezzo del petrolio rimane sotto pressione, con il WTI che ha toccato minimi dal 2021, a causa dei timori di recessione globale. Al contempo, l'oro ha mostrato segni di recupero dopo aver raggiunto il minimo in oltre tre settimane, salendo sopra i 3.000 dollari l'oncia.

Gli analisti di Goldman Sachs hanno lanciato un allerta sulla crescente possibilità di una recessione negli Stati Uniti, con stime che indicano una probabilità del 45% rispetto al 35% precedentemente previsto. L'analisi suggerisce che i dazi potrebbero portare a una contrazione del PIL statunitense e l’agitazione nei mercati non accenna a placarsi.

Le banche italiane si trovano sotto forte pressione, contribuendo al crollo del Ftse Mib, il listino peggiore d'Europa, mentre gli investitori fuggono dalle azioni nel timore di nuove misure restrittive da parte della BCE. Questo scenario di incertezza ha reso evidente il crollo globale dei mercati azionari, in un contesto economico che si fa sempre più difficile.