Jannik Sinner alla vigilia degli Australian Open

Mancano pochi giorni all'inizio degli Australian Open e Jannik Sinner è pronto a tornare sul cemento di Melbourne, dove lo scorso anno ha conquistato il suo primo titolo Slam, capitalizzando una rimonta incredibile contro Daniil Medvedev. Questa vittoria è stata il trampolino di lancio per una stagione straordinaria, con successi significativi come le vittorie agli US Open, ATP Finals e Coppa Davis, culminando con il raggiungimento del numero 1 nel ranking mondiale.

"Tutto ciò appartiene al passato", ha dichiarato Sinner dopo aver battuto Alexei Popyrin in un match esibizione per beneficenza alla Rod Laver Arena. "Ho avuto molte esperienze su questo campo e nella mia vita personale, e sono entusiasta di essere di nuovo a Melbourne. È fondamentale per noi 'sentire' la superficie e il ritmo del gioco. Il primo Slam della stagione è sempre carico di tensione, ma ho lavorato intensamente nelle settimane precedenti, quindi ho fiducia nelle mie possibilità", ha aggiunto l'atleta altoatesino.

Sinner ha scelto di evitare eventi collaterali e di volare direttamente a Melbourne per iniziare la sua avventura nel 2025. Durante la settimana di apertura, in cui si svolgono le qualificazioni, ha affrontato una battaglia intensa con Popyrin, vincendo 6-4, 7-6 (7-2) dopo esser stato sotto 2-5 nel secondo set. Ha anche ironizzato sulle temperature estreme: "A Natale ero sulla neve, ed ecco che il primo giorno qui ho trovato 40 gradi...".

Le elevate temperature australiane potrebbero aver influito sul malore accusato dalla fidanzata di Sinner, Anna Kalinskaya, durante una partita con Belinda Bencic: ha richiesto l'intervento di un medico e si è ritirata dal match.

Nel frattempo, anche Novak Djokovic sta preparando la sua campagna a Melbourne, affiancato dal nuovo allenatore Andy Murray. Questo segna un cambiamento significativo per lo scozzese, che ha intrapreso questo ruolo dopo il ritiro dalle competizioni. Djokovic, attualmente al numero 7 del ranking mondiale, è in cerca del suo undicesimo titolo agli Australian Open e della storica venticinquesima corona Slam. Pur avvicinandosi al compimento dei 38 anni a maggio, il campione serbo è determinato a riscattare una stagione passata deludente, l'unica dal 2005 senza titoli ATP, anche se ha potuto consolare se stesso con l'oro olimpico, un trofeo che mancava nella sua straordinaria collezione.