È ufficiale: Kamala Harris ha definitivamente messo da parte il Green New Deal, e l'ha fatto in modo sorprendente. Questo dietrofront è passato quasi inosservato al di fuori degli Stati Uniti, dove il pubblico è maggiormente colpito dalle sue contraddizioni sulle politiche di immigrazione e ordine pubblico.

Nel 2020, Harris prometteva un'azione decisiva contro il fracking e ambiva a un futuro totalmente basato su auto elettriche e l'eliminazione totale delle energie fossili entro dieci anni. Tuttavia, ora la sua campagna afferma di aver abbandonato queste ambizioni, senza che il resto del mondo sembri rendersene conto.

Recentemente, durante l'assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, si è discusso di un possibile ritorno di Donald Trump, il quale aveva ritirato gli Stati Uniti dal protocollo sui cambiamenti climatici. Questo ha generato preoccupazione tra i negoziatori climatici, che vedono nella rielezione di Trump una battuta d'arresto per l'ambientalismo globale.

Ma ciò che è stato sorprendente è notare che la stessa agenda ambientalista ha già subito cambiamenti sotto l'Amministrazione Biden-Harris. Durante un dibattito tra i candidati alla vicepresidenza, è emerso che la produzione di petrolio e gas negli Stati Uniti ha raggiunto un massimo storico, un indicatore chiaro della nuova direzione presa dagli democratici. Biden stesso ha difeso l'incremento della produzione di petrolio, affermando che ciò ha aiutato a mantenere stabili i bisogni energetici dell'America, mentre si continua a favorire le energie rinnovabili.

Un fatto interessante è che il Dipartimento dell'Energia ha recentemente stanziato 1,5 miliardi di dollari per il rilancio di una centrale nucleare nel Michigan, facendo sollevare le sopracciglia tra gli ambientalisti. Questo nuovo corso sembra attirare anche l'approvazione degli industriali del petrolio, con il vicepresidente dell'American Petroleum Institute che si è detto ottimista riguardo alla posizione corrente dell'Amministrazione.

Nello stesso tempo, il candidato repubblicano Trump ha cambiato rotta riguardo le auto elettriche, grazie al sostegno di Elon Musk. Ha dichiarato di essere favorevole alle auto elettriche, sebbene suggerisca che non tutti potranno permettersele. Questo solleva interrogativi su cosa realmente significhi il futuro dei veicoli elettrici per l'America.

Ma perché Harris ha abbandonato il Green New Deal? Gli esperti citano tre motivi: il consenso sociale, la realtà economica e le esigenze di sicurezza nazionale. I costi elevati delle tecnologie verdi possono risultare insostenibili per molte famiglie americane, un errore che la Clinton commise in passato, trascurando i sentimenti delle comunità minerarie. Inoltre, la consapevolezza che le energie fossili sono ancora essenziali per vari settori, inclusa l'agricoltura, ha contribuito a questa decisione, mentre la sicurezza energetica è diventata sempre più cruciale, in particolare dopo l'invasione russa in Ucraina.

Inoltre, gli sforzi di reindustrializzazione guidati dall'Amministrazione Biden, come il ritorno della produzione di microchip negli Stati Uniti, possono aver influenzato questa fuga in avanti dall'ambientalismo radicale.

In un contesto di crescente vulnerabilità ai cambiamenti climatici, sta emergendo una forma più realistica di ambientalismo, che promuove adattamenti e tecniche come la geo-ingegneria. Questi sviluppi potrebbero cambiare drasticamente il modo in cui le politiche ambientali vengono formulate e attuate, con maggior spazio per strategie pragmatiche anziché per ideologie puriste.

Rimanete sintonizzati per le prossime rivelazioni politiche e climatiche che potrebbero ridefinire il futuro dell’America e del pianeta intero!