La banda dello spurgo: il racket dei servizi e le intimidazioni agli imprenditori
2024-11-28
Autore: Giulia
I membri della cosiddetta 'banda dello spurgo' avevano un approccio spietato e un modus operandi ben definito. Michael Paludi, un trentatreenne imprenditore, impartiva istruzioni ai suoi operai con frasi allarmanti, come: "Attappate tutto e andatevene". Questo comportamento illustra la mentalità predatoria del gruppo, i cui membri operavano con l'obiettivo di "togliere i soldi con eleganza", creando disagi invece di risolvere i problemi.
Resoconti di pratiche fraudolente emergono da un sistema ingegnoso. Promettevano spurghi a partire da 99 euro, ma finivano per allagare le abitazioni con liquami, estorcendo cifre esorbitanti. Gli operai chiedevano prima un acconto di circa 500 euro e poi continuavano a inventare danni e riparazioni necessarie, spingendo le vittime a pagare ulteriori somme. Paludi aveva anche trovato il modo di apparire ai primi posti nei risultati di ricerca su Google grazie all'acquisto di like e recensioni false sui social media.
Il ristoratore di Fiumicino è una delle vittime emblematiche di questa truffa. Paludi e la sua banda hanno chiesto un anticipo di 488 euro, ma una volta sul posto, i operai pretendevano ulteriori 300 euro, minacciando di abbandonare il lavoro. In totale il ristoratore è stato costretto a pagare circa 5.000 euro per un servizio che non è stato mai realmente risolto.
Ma non si tratta solo di ristoranti. Le vittime sono molteplici e comprendono diverse categorie, inclusi anziani e religiosi. Una suora, ad esempio, si è trovata costretta a pagare 2.900 euro dopo aver inizialmente concordato un prezzo di 99 euro per un servizio di spurgo. Lo stesso è accaduto a un sacerdote e a un anziano di 88 anni, entrambi sorprendenti dalla cifra finale delle spese e dalle minacce rivolte loro.
Le indagini per fermare questa organizzazione hanno preso il via grazie alle denunce di alcune delle vittime, portando alla scoperta di un business illegale che si avvaleva anche di altre aziende complici. Il giro d'affari di Paludi era così redditizio che pensava addirittura di espandere le sue attività in altre città. La polizia ora sta seguendo da vicino questa vicenda, con speranze di giustizia per molte delle vittime che per troppi mesi sono state trattate come ostaggi delle minacce e della manipolazione.