Finanze

La BCE elogia i BTP: "Spread in calo grazie alla manovra del governo Meloni". Ma i titoli tedeschi e francesi rischiano di più!

2025-01-10

Autore: Maria

La fiducia è un elemento cruciale nei mercati finanziari e una manovra economica solida è la chiave per ottenerla. Nel suo ultimo Bollettino, la Banca Centrale Europea (BCE), sotto la guida di Christine Lagarde, ha riconosciuto come la Legge di Bilancio presentata dal Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, abbia contribuito positivamente a raffreddare lo spread. Fino ad oggi, la BCE ha mostrato cautela nei confronti dell'Italia, ma ora, sembra applaudire gli sforzi del governo Meloni, nonostante le critiche di chi sostiene che Francoforte sia stata eccessivamente prudente nei tagli ai tassi d'interesse.

Il calo dello spread di nove punti base tra i BTP e l'Overnight index swap, tassi privi di rischio, è avvenuto in un contesto internazionale complicato. L'arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca ha infatti provocato l'aumento dei tassi dei Treasury americani, senza però far lievitare i costi per l'Italia. Al contrario, la Germania ha subito l'impatto di questo scenario: il differenziale tra i titoli OIS e il Bund a dieci anni è aumentato di 23 punti base, segnando per la prima volta dal 2016 un tasso positivo. La Francia, invece, ha dovuto fronteggiare l'incertezza sulle sue prospettive di bilancio, con uno spread che è aumentato di 30 punti base rispetto all'OIS a dieci anni. Tuttavia, la BCE ha sottolineato che gli effetti della crisi dei tassi nei Bond USA sono stati limitati in Grecia, Spagna, Italia e Portogallo, grazie a un clima di fiducia positivo nei bilanci di questi Paesi.

Inoltre, la BCE ha lodato il miglioramento del mercato del lavoro in Italia, con un calo della disoccupazione di 3,5 punti percentuali dal 2020 all'autunno scorso, portando il tasso di disoccupazione a un minimo storico del 6,3% nell'Eurozona.

Guardando avanti alle politiche monetarie nel 2025, Francoforte continua a mantenere un approccio prudente, confermando che ogni decisione sarà presa "di volta in volta ad ogni riunione" e sarà influenzata dai dati economici e finanziari più recenti. Con l'aggravarsi della crisi tedesca, i mercati prevedono una diminuzione dei tassi di interesse dell'1% entro l'estate. La domanda ora è: l'Italia saprà mantenere questa rotta di fiducia, o ci saranno nuove sorprese da un contesto internazionale sempre più instabile?