Finanze

La Borsa del 10 dicembre: Europa in difficoltà tra cali del petrolio e attese per la BCE

2024-12-10

Autore: Sofia

Le borse europee si mostrano deboli nella giornata di oggi, condizionate in particolare dall'attesa per i dati sull'inflazione americana, che saranno rilasciati domani, e dalla riunione della Banca Centrale Europea (BCE) prevista per giovedì. In dettaglio, Parigi segna una flessione dello 0,6%, Londra perde lo 0,5%, Milano scende dello 0,2% e Francoforte registra un calo dello 0,1%.

A Milano, spiccano i titoli di Banco Bpm (+0,9%) e Monte dei Paschi di Siena (+0,8%), sostenuti da voci di mercato riguardanti l'interesse di UniCredit (-0,03%) per Banco Bpm e il possibile coinvolgimento di Crédit Agricole, il che potrebbe avere ripercussioni anche per Anima (+0,9%). Anima si sta allontanando dal prezzo di 6,2 euro offerto da Banco Bpm, con speculazioni su un possibile futuro passaggio sotto l’orbita di Mps in caso di successo dell’operazione di UniCredit.

Sul fronte negativo, il settore del lusso continua a soffrire, evidenziando perdite per Brunello Cucinelli (-1,5%) e Leonardo (-1,4%). Anche Saipem (-1,2%) è in calo, influenzata dalla discesa del prezzo del petrolio, con il WTI che scende dello 0,4% a 68,07 dollari al barile.

Le borse europee aprono la giornata in calo, con Parigi che presenta il decremento più marcato, in attesa della formazione di un nuovo governo. I mercati stanno anche digerendo il dato sull'inflazione armonizzata tedesca di novembre, che ha mostrato una variazione mensile di -0,2% e annuale di +2,2%. L'attenzione si concentra ora sulla produzione industriale italiana, mentre cresce l'attesa per l'inflazione americana di domani, un indicatore chiave per le decisioni future della Fed, che si riunirà il 18 dicembre.

In vista del meeting della BCE del 12 dicembre, gli investitori sono cauti, in particolare considerando una possibile riduzione dei tassi di interesse. La stima è che il taglio potrebbe essere contenuto a 25 punti base, a causa delle incertezze legate alla crescente tensione geopolitica, specialmente in Siria, e alle preoccupazioni per le politiche protezionistiche del presidente statunitense Donald Trump.

Tra i titoli in crescita oggi, Tim si distingue con un incremento dell'1,28%, toccando quota 0,2456 euro. Diasorin cresce dello 0,87% a 104,60 euro, mentre Leonardo avanza dello 0,60%, attestandosi a 25,30 euro. A2a segna un progresso dello 0,55%, con un prezzo di 2,183 euro, mentre Banca Popolare di Sondrio conclude la lista dei principali rialzi con un aumento dello 0,38% a 8,02 euro.

Dall'altro lato, Snam guida i ribassi con una flessione dello 0,86% a 4,355 euro. Saipem segue con un calo dello 0,72% a 2,484 euro, mentre Mediobanca registra una contrazione dello 0,67% a 14,09 euro. Unipol perde lo 0,60% a 11,64 euro e Stmicroelectronics segna una diminuzione dello 0,59% a 25,185 euro.

I futures sull'Eurostoxx 600 indicano un ribasso dello 0,34% alle 8:30 di martedì 10 dicembre, nonostante un andamento moderato nei mercati asiatici. Tuttavia, la Cina continua a svelare debolezza economica, con dati deludenti su importazioni ed esportazioni in netto rallentamento. Influiscono negativamente anche i risultati deludenti di Oracle nel pre-market di Wall Street, che hanno portato a un forte calo delle azioni.

Oggi la massima attenzione è rivolta ai dati sulla produzione industriale italiana, in preparazione per un meeting cruciale della BCE che potrebbe influenzare significativamente i mercati nelle prossime settimane.