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La Bufera Politica in Italia: Netanyahu Accusato, Salvini Sostiene: "È il Benvenuto!" E Meloni Promette una Valutazione Al G7

2024-11-22

Autore: Sofia

La situazione politica italiana è in fermento dopo il mandato d’arresto emesso dalla Corte penale internazionale nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu e del suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant. Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, ha risposto sfidando la Corte: "Conto di incontrare presto alcuni esponenti del governo israeliano, e se Netanyahu decidesse di venire in Italia, sarebbe benvenuto. I veri criminali di guerra sono altri."

Questo statement ha creato una netta divisione all’interno del governo. Guido Crosetto, ministro della Difesa e membro di Fratelli d’Italia, ha riposto in modo critico: "Ritengo che la decisione della Corte sia sbagliata, ma se Netanyahu e Gallant venissero in Italia, saremmo obbligati a rispettare la legge internazionale e ad arrestarli."

D’altro canto, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha preso una posizione più neutra, ribadendo la necessità di una discussione con gli alleati nella prossima ministeriale al G7, in programma a Fiuggi dal 25 al 26 novembre. Ha aggiunto che le valutazioni della Corte non dovrebbero essere politiche, ma giuridiche.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dovuto intervenire per chiarire la posizione del governo italiano, affermando: "Approfondirò le motivazioni della sentenza della Corte Penale Internazionale. La Presidenza italiana del G7 intende porre il tema al centro delle nostre discussioni." Ha anche sottolineato che non dovrebbe esserci una simmetria tra le responsabilità di Israele e quelle di Hamas, evidenziando l'importanza della democrazia israeliana in un contesto geopolitico complesso.

La reazione del Partito Democratico è stata tempestiva, con esponenti che hanno chiesto chiarezza e responsabilità al governo riguardo al rispetto delle sentenze internazionali. Sandro Ruotolo, europarlamentare del PD, ha dichiarato: "L'ordine d'arresto per Netanyahu e Gallant deve essere rispettato. È inaccettabile che vi siano violenze su civili innocenti, inclusi i bambini."

Questa contestazione interna riflette le tensioni più ampie in Europa riguardo il trattamento di Israele e la sua politica nei confronti dei territori occupati. La situazione è destinata a evolvere nei prossimi giorni, soprattutto con il G7 in arrivo, dove la questione potrebbe diventare centrale nei colloqui tra i leader mondiali. L'attenzione su questo tema è alta e si prevede che la discussione porterà a decisioni importanti e possibili conseguenze diplomatiche.