I PFAS e le microplastiche non sono solo inquinanti, sono una miscela letale per l'ambiente e la salute umana. I PFAS, noti come "forever chemicals", sono composti chimici industriali che resistono alla degradazione. D'altra parte, le microplastiche provengono dalla rottura della plastica e sono un'aggiunta indesiderata in molti prodotti di uso quotidiano. Quando questi due inquinanti si combinano, il risultato è devastante.

Recenti ricerche pubblicate su Science Direct evidenziano come la sinergia tra PFAS e microplastiche possa generare effetti tossici decisamente amplificati. Le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) comprendono circa 15.000 composti usati in una vastissima gamma di prodotti, dalle padelle antiaderenti ai cosmetici. Questi chimici, davvero difficili da eliminare, possono causare gravi problemi di salute, tra cui il cancro e malattie endocrine.

Le microplastiche, d’altro canto, sono ormai così pervasive da essere rinvenute nell'acqua potabile e negli alimenti. Sono state scoperte nel cervello, nei polmoni e persino nella placenta, ed è emerso che possono avere un impatto devastante sul sistema cardiovascolare e sulla fertilità.

Un innovativo studio condotto dall'Università di Birmingham ha rivelato che l'esposizione simultanea a PFAS e microplastiche ha effetti devastanti sulle pulci d'acqua, modelli ideali per la ricerca ecologica. Gli studiosi hanno testato un campione di pulci d'acqua in ambienti simulati contenenti PET, PFOA e PFOS. I risultati sono inquietanti: le pulci esposte hanno prodotto meno progenie, raggiunto più lentamente la maturità sessuale e sono risultate di dimensioni ridotte. Inoltre, quelle già esposte precedentemente mostrano una minore tolleranza a future esposizioni, suggerendo un effetto di accumulo.

Questa nuova ricerca solleva domande urgenti su come gestire questi inquinanti. Se le combinazioni di PFAS e microplastiche possono aumentare la loro tossicità del 40%, come possiamo proteggere il nostro ambiente e la nostra salute? È imperativo che aumenti la consapevolezza pubblica e che si adottino misure immediate per ridurre il loro utilizzo e prevenire ulteriori danni. Non possiamo e non dobbiamo rimanere in silenzio di fronte a questa crisi!