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La Doppia Fatica di 'The Apprentice': Perché Il Film su Donald Trump Sta Inciampando!

2024-10-15

Autore: Maria

Presentato per la prima volta al Festival di Cannes a maggio, 'The Apprentice', il film che racconta l'ascesa di Donald Trump, ha già incontrato notevoli ostacoli nella sua distribuzione negli Stati Uniti. Nonostante un'offerta di un distributore che ha portato l'uscita del film nei cinema lo scorso fine settimana, il box office ha fatto segnare un deludente incasso di soli 1,5 milioni di dollari. Questo è paradossale, considerando che il film svela i retroscena di un personaggio così controverso a un mese dalle cruciali elezioni presidenziali.

A fine maggio, Variety segnalava che il film non era stato ancora acquisito da alcun distributore per il mercato statunitense, una situazione piuttosto rara per prodotti presentati a Cannes. 'The Apprentice', che ritrae Trump come un giovane imprenditore pieno di ambizioni agli inizi degli anni '80, è diretto dal noto regista iraniano naturalizzato danese Ali Abbasi, celebre per i suoi lavori innovativi come 'Border' e 'Holy Spider'. Questo segna la sua prima incursione nel cinema americano con una tematica così divisiva.

Il film rappresenta Trump in due fasi distinte: inizialmente emerge come un giovane con potenziale ma in difficoltà, successivamente evolve in una figura ambigua e opprimente, coinvolta in comportamenti moralmente discutibili. Queste immagini provocatorie hanno già attirato l'attenzione degli avvocati di Trump, i quali hanno minacciato azioni legali contro il film, dimostrando quanto il soggetto susciti reazioni forti.

Sorprendentemente, mentre Trump era considerato in vantaggio nelle elezioni contro Joe Biden, molte grandi case di distribuzione, come Universal e Disney, si sono mostrate riluttanti a decidere sulla distribuzione del film. La paura di possibili ritorsioni durante le approvazioni delle fusioni aziendali ha di certo giocato un ruolo cruciale in questa dinamica.

In aggiunta, la produzione del film ha richiesto ben 29 produttori esecutivi e 15 case di produzione – un numero notevolmente superiore alla norma, segno di una difficoltà nel reperire fondi e interesse. Un esempio lampante è Dan Snyder della Kinematics, un miliardario sostenitore di Trump, che, dopo aver visto il film, ha capito che non corrispondeva alle sue aspettative iniziali.

Finalmente, a fine agosto, 'The Apprentice' ha trovato un distributore in Briarcliff Entertainment, una piccola società che si è specializzata in film controversi. Tuttavia, nonostante gli sforzi di marketing, la campagna di raccolta fondi su Kickstarter per prolungare la presenza del film nelle sale è stata una goccia nel mare di un'industria sempre più competitiva.

Il weekend di debutto ha rivelato che le prospettive per 'The Apprentice' sono grigie; la mancanza di un pubblico definito e il fatto che non riesca a generare discussioni significative sembrano condannarlo a un inevitabile flop. "Il film non ha il pubblico che spera di attrarre", ha commentato un critico, evidenziando quanto il film manchi di quell'elemento incendiario che attirerebbe l'attenzione.

La distribuzione ha anche fornito l'opportunità di un'importante campagna per gli Oscar. Tuttavia, il post-elettorale potrebbe portare a una diminuzione dell'interesse, rendendo difficile recuperare i costi di produzione. In un contesto cinematografico in cui il mix di politica e arte non sempre corrisponde a successo al botteghino, 'The Apprentice' sta per vedere se il suo messaggio avrà un risonanza duratura o se sarà un altro titolo destinato a languire nell'oblio.