Salute

La Drammatica Attesa per una Visita Proctologica: Un Diciasettenne Costretto a Rivolgersi ai Privati

2024-11-24

Autore: Giovanni

Albenga. "Mio figlio di diciassette anni ha un problema proctologico di media gravità e il medico di base gli ha prescritto una visita urgente (da effettuare entro dieci giorni). Oggi, siamo a metà di novembre e stiamo ancora aspettando dal 24 ottobre". Sono le parole disperate di Rosetta, una madre che combatte affinché il suo giovane figlio, Lorenzo, possa ricevere le cure di cui ha bisogno.

Lorenzo, purtroppo, soffre di un problema che non solo è notevole, ma anche abbastanza invalidante, tanto che gli provoca gravi difficoltà nel rimanere seduto. "Siamo stati dal nostro medico di base il 23 ottobre e abbiamo ricevuto la prescrizione per una visita urgente. Il giorno seguente, mi sono recata all'ospedale di Albenga, ma sono stata informata che il primo posto disponibile è per gennaio 2025!".

Sconcertata, Rosetta ha tentato di chiedere ulteriori spiegazioni o alternative ma ha trovato solo porte chiuse. "Mi hanno detto che avrebbero inviato un fax agli uffici di Savona per accelerare i tempi, ma da allora non ci sono state comunicazioni. I dieci giorni previsti per l'urgenza sono scaduti il 4 novembre e, dopo aver chiesto informazioni il giorno 8, non siamo riusciti a ottenere notizie. Mi sarei aspettata almeno una telefonata per sapere come stavano gestendo il caso".

"Dobbiamo ricorrere a una visita privata, ma è assurdo dover affrontare questa situazione nella nostra sanità pubblica. Non è questione di denaro, ma io e mio marito non siamo certamente facoltosi," aggiunge Rosetta con rassegnazione.

Secondo un recente rapporto di Cittadinanzattiva, la situazione non è isolata; molti pazienti si vedono costretti a optare per il settore privato. Ancora più allarmante, il 67,8% degli intervistati ha dovuto richiedere prestazioni specialistiche privatamente, mentre il 60,9% ha pagato di tasca propria per parafarmaci e esami diagnostici.

Inoltre, la spiacevole realtà è che molti non sono a conoscenza del decreto legislativo 29 aprile 1998 n. 124, che consente ai pazienti di ricevere prestazioni private per cui l'ASL deve coprire i costi. "Non sapevo di questa possibilità finora e nessuno me l'ha mai menzionata", afferma Rosetta.

Il problema affligge non solo i top doctor della Regione. La recente transizione di governo e la nomina di Massimo Nicolò come nuovo assessore alla salute in Liguria pongono interrogativi su come verrà affrontato il tema delle liste d'attesa. Sarà possibile finalmente risolvere questo annoso problema? Nicolò dovrà affrontare una serie di sfide significative per migliorare l'accesso a cure tempestive e adeguate.

Speriamo che la nuova amministrazione prenda sul serio queste problematiche, e che inizi a fornire soluzioni concrete per garantire che nessun cittadino debba vivere l'angoscia di un'attesa per cure urgenti, simile a quella di Lorenzo. Nel frattempo, ci auguriamo che le autorità sanitarie competenti inizino a lavorare su linee guida più chiare per rispettare i diritti dei pazienti e ridurre drasticamente le liste d'attesa, promuovendo una sanità più equa e accessibile per tutti. Quanto tempo ancora dovrà passare affinché questo accada?