Nazionale

La drammatica situazione degli abitanti delle Vele di Scampia: "Siamo in pericolo di restare in strada!"

2024-10-07

Autore: Matteo

La tragedia avvenuta alle Vele di Scampia ha esposto una crisi abitativa senza precedenti. Il cedimento di un ballatoio il 23 luglio scorso ha causato la morte di tre persone e ferito altre dodici, tra cui sette bambini. Questo evento ha nuovamente portato alla luce la grave situazione dei residenti di questa area, dove centinaia di famiglie vivono in condizioni precarie, in attesa di un alloggio dignitoso.

I controlli effettuati ad agosto hanno confermato l’imminente pericolo strutturale delle Vele, portando all’ordine di sgombero della vela celeste. Circa tre settimane fa, sono stati notificati i primi cinquanta sfratti agli abitanti delle altre due vele: la rossa e la gialla. La vicesindaca di Napoli, Laura Lieto, ha annunciato che entro novembre tutte e tre le Vele saranno sgomberate, ma questo ha creato nuove crisi, dato che gli sfratti dovevano avvenire in modo graduale e contemporaneamente alla costruzione di nuovi alloggi, previsti per completamento entro il 2027.

Attualmente, ci sono 335 famiglie che hanno un mese di tempo per trovare una nuova sistemazione, aggiungendosi ai 219 nuclei già sgomberati dalla vela celeste ad agosto. Il presidente della VIII municipalità di Scampia, Nicola Nardella, ha evidenziato che si tratta di un’emergenza abitativa con un totale di 543 nuclei famigliari e circa 1720 persone coinvolte, la maggior parte delle quali vive attualmente con parenti o amici. Sono stati previsti contributi per l’autonoma sistemazione per aiutarli a coprire le spese di affitto mentre sono in corso i lavori per i nuovi alloggi.

Tuttavia, la situazione è disperata. Giuseppe Mancini, del Coordinamento territoriale di Scampia, ha fatto notare che molto poche famiglie, pur avendo ricevuto il contributo, sono riuscite effettivamente a trovare un affitto, a causa della prevalenza del lavoro irregolare nella zona. Carmine, un residente della vela rossa, ha proposto che gli affittuari rifiutano le famiglie di Scampia a causa degli stereotipi negativi, raccontando come lui e la sua famiglia abbiano ricevuto diversi rifiuti.

Il caso di Maria, una signora che deve lasciare la sua abitazione, dimostra la paura di molti: "I proprietari hanno paura di affittare casa a chi potrebbe non essere in grado di pagare l’affitto nel lungo termine," ha detto. Nonostante l’esistenza di un contributo fino a dicembre 2024, esistono forti preoccupazioni che queste famiglie possano trovarsi in difficoltà non appena questo termine scadrà. Fortunatamente, Nardella ha rassicurato i cittadini, chiarendo che un decreto governativo garantisce continuità nel finanziamento degli affitti, rendendo i contributi disponibili dai 400 ai 900 euro, a seconda del nucleo familiare.

In un contesto così difficile, è cruciale che le autorità locali non solo garantiscano i finanziamenti ma che lavorino attivamente per abbattere i pregiudizi verso gli abitanti delle Vele di Scampia, affinché possano avere pari opportunità nel cercare un luogo sicuro dove vivere. La sfida ora è trovare soluzioni rapide e efficaci per senza tetto e per il benessere di queste famiglie vulnerabili.