La Minaccia della 'Flotta Fantasma' Russa nel Baltico: La Nato Risponde con 10 Navi da Guerra!
2025-01-08
Autore: Matteo
Nel Mar Baltico, la situazione si fa sempre più tesa con la crescente presenza della 'flotta fantasma' russa, e la NATO non resta a guardare. Recentemente, l'Alleanza Atlantica ha annunciato l'invio di fino a dieci navi da guerra per rafforzare la sicurezza della regione e proteggere le infrastrutture sottomarine cruciali. Questa missione, che inizia alla fine della settimana, segna un importante passo nella risposta alle minacce percepite dalla Russia, specialmente dopo i recenti sabotaggi che hanno colpito cavi energetici e di comunicazione tra Finlandia ed Estonia.
Le navi saranno strategicamente posizionate nei pressi di cavi critici, fungendo principalmente da deterrente contro potenziali attacchi. Anche se non possono bloccare il passaggio di navi in acque internazionali, la loro presenza mira a garantire una maggiore sicurezza. Inoltre, il Golfo di Finlandia vedrà una costante sorveglianza da parte delle navi sia finlandesi che estoni, creando un sistema di monitoraggio condiviso della sicurezza marittima.
Un ulteriore sviluppo interessante è rappresentato dall’uso dell’intelligenza artificiale da parte della Joint Expeditionary Force (JEF), che include dieci Stati membri della NATO, per monitorare il traffico marittimo nei pressi di queste strutture vitali. Questa tecnologia avanzata potrebbe rivelarsi fondamentale nel prevenire incidenti futuri e garantire un monitoraggio continuo della situazione.
La decisione di intensificare la presenza militare nel Baltico è stata sollecitata da Finlandia ed Estonia in seguito a gravi interruzioni che hanno colpito diverse linee di comunicazione negli ultimi mesi, incluso il danneggiamento di un cavo elettrico e quattro cavi dati il giorno di Natale. Questi incidenti hanno sollevato serissimi dubbi riguardo a possibili sabotaggi, e le autorità finlandesi stanno attualmente conducendo un'indagine penale su una petroliera, l'Eagle S, sospettata di appartenere alla 'flotta fantasma' russa, che sta infrangendo le sanzioni internazionali imposte a Mosca per la sua aggressione contro l'Ucraina.
Durante le operazioni, è stato riscontrato che il danno ai cavi sottomarini potrebbe essere stato causato deliberatamente con l'ancora della nave. Inoltre, gli otto membri dell'equipaggio della Eagle S sono stati bloccati nel Paese dalle autorità locali a seguito di gravi irregolarità scoperte durante un'ispezione della petroliera.
In un episodio precedente, il 18 novembre, un altro cavo dati sottomarino, il C-Lion1, era stato tagliato, provocando ulteriore preoccupazione tra gli alleati. La NATO sta ora monitorando attentamente le attività russe nella regione, mentre la situazione continua a evolversi. La tensione è palpabile: quali saranno i prossimi sviluppi? Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti!