Scienza

La NASA Spegne un Strumento di Voyager 2: L'Incredibile Futuro della Missione oltre il 2030!

2024-10-04

La NASA ha recentemente comunicato che uno dei cinque strumenti scientifici ancora operativi sulla sonda Voyager 2 è stato disattivato. Questa decisione è stata presa per ottimizzare i consumi energetici e garantire la continuazione della missione di esplorazione dello spazio interstellare, il cui obiettivo principale è raccogliere dati in un'area in cui nessuna sonda si è mai avventurata prima.

Lo strumento disattivato è il PLS, ovvero Plasma Science, che era responsabile della misurazione degli ioni di plasma generati dal vento solare durante la sua interazione con la magnetosfera dei pianeti lungo il percorso della sonda. Tuttavia, dato che Voyager 2 ha ormai superato i confini dell'Eliosfera, questo strumento era diventato praticamente superfluo. La NASA ha optato per la disattivazione, al fine di preservare l'energia della sonda. Nonostante ciò, il Plasma Wave Subsystem rimane attivo e continuerà a monitorare le fluttuazioni della densità di plasma causate da eruzioni solari, anche se ormai lontano dalla nostra stella.

Per alimentare Voyager 2, la NASA utilizza tre generatori termoelettrici che sfruttano il decadimento radioattivo del plutonio. Quando la sonda fu lanciata nel 1977, questi generatori fornivano un totale di 470 watt, ma la potenza diminuisce ogni anno di circa 4 watt a causa del decadimento radioattivo. Con la disattivazione del PLS, gli ingegneri della NASA sono fiduciosi che Voyager 2 avrà a disposizione energia sufficiente per rimanere operativa fino al 2030, con almeno uno strumento scientifico attivo.

Il comando di disattivazione è stato inviato il 26 settembre e ha impiegato ben 19 ore per raggiungere la sonda, che si trova a incredibili 20,5 miliardi di km dalla Terra. È affascinante notare che un simile allineamento temporale/spegnimento non è una novità per la missione: lo stesso strumento era stato spento sulla sonda gemella Voyager 1 nel 2007, dopo aver smesso di funzionare nel 1980, ben prima che entrasse nella fase interstellare.

Con Voyager 2 che continua il suo viaggio attraverso lo spazio profondo, si pongono interrogativi sul futuro delle missioni interstellari. Quali sorprese ci riserveranno le esplorazioni di questo straordinario artefatto umano? Se i lettori sono curiosi di sapere come proseguiranno i lavori della NASA e quale sarà il prossimo obiettivo nel vasto cielo, continuate a seguirci per ulteriori aggiornamenti!