
La Neuroradiologia dell'Asse di Cremona: Sette Storie di Speranza e Salvezza
2025-03-31
Autore: Giovanni
«Stavo camminando e all’improvviso non riuscivo più a parlare. Mi sono seduto, volevo alzarmi per chiamare qualcuno, ma il braccio destro non rispondeva. Con l’altro braccio, che funzionava ancora, sono riuscito a fermare una persona che passava. È stato lui a chiamare i soccorsi». Queste le parole di Andrea Quattrini, un piacentino di 54 anni, che ricorda con angoscia una giornata che ha cambiato la sua vita. Durante un giorno di lavoro alla Fiera di Cremona, è stato colpito da un forte giramento di testa; dopo soli trenta minuti si è ritrovato al pronto soccorso dell’Ospedale di Cremona, con una diagnosi di Ictus Ischemico Acuto.
Questa è solo la prima di sette video-storie ideate per raccontare il prezioso lavoro dell’équipe di neuroradiologia, capitanata da Claudia Ambrosi, e composta da esperti come Michele Besana, Emilio Giazzi, Gloria Maccabelli, Barbara Romano e Alessandro Scavuzzo. Questi sei specialisti si dedicano al trattamento di condizioni complesse come ictus, aneurismi e stenosi vasale. La loro competenza e l'uso rapido delle tecnologie salvano vite ogni giorno.
COMUNICARE PER SALVARE VITE: L'IMPORTANZA DEI SOCIAL
Le video-storie, realizzate dal servizio Comunicazione e Relazioni Esterne, offrono una doppia prospettiva: quella del paziente e quella del medico, creando un intreccio tra esperienza umana e competenza tecnica. Ambientate nella sala angiografica, queste storie saranno pubblicate ogni quindici giorni sui canali social dell’Asst di Cremona.
Il progetto ha due scopi fondamentali: informare sul ruolo cruciale dei neuroradiologi, che sono parte di una struttura di riferimento per le reti dipendenti dal tempo per ictus e infarti, e sensibilizzare il pubblico sulle patologie che possono spaventare, presentando tecniche di intervento disponibili e storie di pazienti che, colpiti da un evento acuto, hanno prontamente chiamato i soccorsi, ritrovando così la propria vita.
CODICE ICTUS: UN SALVATAGGIO TEMPESTIVO
Andrea è uno dei 400 pazienti che annualmente ricevono trattamenti per ictus ischemico acuto attraverso il percorso del Codice Ictus, un protocollo che assicura un'attivazione rapida dei servizi ospedalieri, permettendo un intervento immediato. Questo codice coinvolge il pronto soccorso, diretto da Francesca Co’, e la neurologia, guidata da Stefano Gipponi, in una collaborazione stretta con la neuroradiologia.
L'ictus si verifica a causa dell’occlusione di un'arteria cerebrale, rendendo fondamentale un intervento tempestivo: ogni minuto è cruciale. Giazzi sottolinea che, nel caso di Andrea, i sintomi furono riconosciuti subito, consentendo di eseguire rapidamente una trombectomia meccanica per rimuovere l’ostruzione. "I risultati furono immediati. Ricordo la gioia nel vedere il paziente muovere la parte del corpo che fino a poco prima non muoveva".
Andrea conferma: "Quando i medici hanno rimosso l’occlusione, ho ripreso subito a parlare e ho capito di avercela fatta". Questo racconto non è solo la testimonianza di un singolo paziente, ma rappresenta un messaggio di speranza e resilienza, che evidenzia l'importanza della rapidità dei soccorsi e della preparazione degli operatori sanitari nella lotta contro l’ictus. Ogni vita salvata è un trionfo della medicina e dell’umanità.