Finanze

La Norvegia: il Pioneere delle Auto Elettriche in Europa

2024-12-28

Autore: Giovanni

Chi avrebbe mai pensato che un Paese così piccolo come la Norvegia potesse diventare il campione mondiale delle auto elettriche? La risposta è semplice: mentre altri Paesi si dibattono nel passaggio a una mobilità più sostenibile, la Norvegia ha già raggiunto un traguardo straordinario: le vendite di veicoli elettrici a batteria (BEV) hanno superato quelle delle auto a benzina, stabilendo un record in Europa con ben 9 veicoli su 10 venduti con alimentazione elettrica.

Perché la Norvegia è il Leader dell'Elettrico

La Norvegia deve il suo successo all'adozione di veicoli elettrici a una combinazione di fattori vincenti. Oltre a un robusto supporto governativo, il Paese beneficia di una ricca industria petrolifera che ha alimentato un fondo sovrano impressionante di oltre 1.700 miliardi di dollari. Questi fondi vengono utilizzati per incentivare l'adozione di veicoli elettrici attraverso vantaggi fiscali significativi: niente tasse di importazione e l’esenzione dell'IVA del 25% rendono le auto elettriche notevolmente più economiche rispetto alle loro contendenti a combustione interna. Si stima che nel 2021 i vantaggi fiscali combinati abbiano raggiunto circa 3 miliardi di euro.

In aggiunta agli incentivi fiscali, i norvegesi godono di numerosi vantaggi pratici, tra cui parcheggi gratuiti, accesso a corsie preferenziali e una riduzione del 50% sulle tasse stradali e sui traghetti, rendendo la scelta di un veicolo elettrico non solo ecologica, ma anche vantaggiosa.

Ricaricare: Un’Eccellenza Norvegese

Mai un problema in Norvegia: le infrastrutture di ricarica sono estremamente sviluppate, con circa 13.000 punti di ricarica, di cui 1.600 stazioni di alta velocità, per una popolazione di 5,5 milioni di abitanti. La capitale Oslo sfoggia da sola 2.000 stazioni di ricarica, rendendo la ricarica comoda e accessibile. Questa eccellenza è facilitata dalla bassa densità di popolazione e dalla predominanza di case unifamiliari, che facilitano ulteriormente la ricarica domestica.

Cosa può imparare l'Italia?

Con una quota di mercato delle BEV ferma al 5%, l'Italia deve accelerare il passo per non rimanere indietro. L'esempio norvegese potrebbe fornire spunti preziosi. Un buon inizio potrebbe essere il supporto all'acquisto di veicoli elettrici usati, estendendo l'Ecobonus italiano per includere anche tali veicoli, rendendoli accessibili a un pubblico più ampio, specialmente nelle aree urbane.

Inoltre, è cruciale investire in una rete di infrastrutture di ricarica, pubbliche e private, per alleviare le preoccupazioni relative all'autonomia dei veicoli elettrici. Senza una capillare rete di ricarica, la diffusione delle BEV rischia di rimanere un miraggio.

Infine, adottare politiche fiscali adeguate, come la riduzione di dazi e tasse per veicoli elettrici, sarà essenziale per rendere l'elettrico competitivo. Solo così l'Italia potrà seguire le orme della Norvegia e diventare un attore significativo nella lotta contro l'inquinamento e per un futuro più sostenibile. Non resta che attendere: riuscirà il Belpaese a cogliere questa opportunità?