La paura di Jannik Sinner agli Australian Open: la tennista rifiuta trattamenti dopo una puntura, e Panatta lancia un sospetto sulle tempistiche del TAS
2025-01-12
Autore: Maria
Il numero uno del mondo, Jannik Sinner, farà il suo debutto agli Australian Open alle 4 del mattino (ora italiana) contro il cileno Jarry. Tuttavia, nonostante ci siano grandi aspettative, l'atmosfera è tesa a Melbourne. Infatti, molti tennisti stanno evitando pomate per le punture di insetti, spaventati da situazioni come quella di Sinner, la cui situazione è al centro dell'attenzione mediatica dopo i casi di Swiatek e Purcell, già sanzionati per questioni di doping.
Un clima di paura regna in Australia, dove il doping è un tema estremamente delicato. Emma Raducanu, giovane stella britannica e vincitrice dell'Open degli Stati Uniti nel 2021, ha recentemente dichiarato di aver rifiutato uno spray naturale dopo aver subito una puntura d'insetto, temendo conseguenze indesiderate. «Ho avuto una reazione allergica violenta, e ho preferito non rischiare» ha affermato, sottolineando l'importanza di mantenere il controllo in un ambiente così carico di pressione.
Adriano Panatta, ex campione italiano, ha commentato la situazione di Sinner, evidenziando il peso psicologico della data del giudizio del TAS che sarà comunicata mentre il tennista è in competizione. Secondo Panatta, la scelta di rendere pubblica la data è tutto tranne che casuale. In una lettera aperta, ha scritto: «Avrebbero potuto farlo dopo l'Australian Open, ma hanno scelto un momento in cui la tua mente deve essere libera. È un gioco di pressione». Panatta ha espresso fiducia in Sinner, incoraggiandolo a continuare a vincere come risposta contro le ingiustizie che sta affrontando.
Il procedimento del TAS, sottolinea Panatta, non dovrebbe riguardare la vita professionale di Sinner, ma piuttosto il suo grado di fiducia nel team. «I team sono basati sulla fiducia. Non è giusto avere atteggiamenti da 'poliziotto' dentro un team» ha osservato. Per Sinner, l'unica risposta politica rimane la vittoria, e più vincerà, meno giustificata sembrerà un'eventuale condanna. È un momento cruciale nella carriera del giovane tennista, che si trova a gestire la pressione di competere al livello più alto, mentre affronta la pesante ombra del doping.