Nazionale

La Russa: "E' ora che i nostri amici a quattro zampe entrino al Senato!"

2024-10-05

Winston Churchill era noto per portare il suo amato gatto Nelson alle riunioni di governo, e al 10 di Downing Street esisteva una sedia a lui dedicata. Anche Socks, il famoso gatto bianco e nero di Bill Clinton, sembrava essere ovunque nella sala ovale della Casa Bianca. Questa tradizione di avere animali domestici nei palazzi del potere è ben radicata in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Tuttavia, in Italia, i senatori non possono portare i loro animali domestici a Palazzo Madama. Questo è solo uno degli argomenti sollevati dal presidente del Senato Ignazio La Russa in occasione della Giornata Nazionale degli Animali, suscitando grande attenzione e discussione.

L’idea di permettere l’ingresso degli animali domestici in Parlamento non è nuova. Infatti, fu l’allora deputata di Forza Italia, Michela Vittoria Brambilla, a lanciare per prima questa proposta nel 2016, accompagnando il suo cane Sogno a Montecitorio per sostenere la tutela degli animali in Costituzione. L’introduzione dell'intergruppo per la difesa degli animali, grazie al suo impegno, ha rappresentato un passo importante verso la sensibilizzazione e la promozione del benessere animale in Italia.

Nel 2023, Micaela Biancofiore, capogruppo di Noi Moderati al Senato, ha ripreso questa battaglia, presentando una bozza di progetto che ha ricevuto il supporto di La Russa, il quale l’ha definita "legittima". Questo progetto prevede che gli animali domestici possano accedere ai gruppi e agli uffici dei parlamentari, con un ingresso riservato, ma escluderebbe l’accesso all’Aula e alle Commissioni, dove le regole rimarrebbero rigide.

La senatrice Biancofiore ha espresso gratitudine a La Russa per aver appoggiato la sua iniziativa, sperando che anche altre istituzioni seguano l’esempio del Senato. Tuttavia, l'ultima parola spetterà ai Questori, che non si sono ancora espressi sul tema. Nel frattempo, il dibattito imperversa, e alla Camera dei Deputati nessuno commenta, sebbene si apprenda che finora solo Sogno e Marley, il cane cieco della protezione civile, sono stati autorizzati a entrare.

Un recente studio dell'Istituto Sanitario Nazionale ha rilevato che lavorare con animali domestici in compagnia può aiutare a ridurre lo stress, migliorando i rapporti sociali e contribuendo a un ambiente di lavoro più armonioso. La proposta di La Russa, dunque, non è solo una questione di fantastiche tradizioni politiche, ma un passo significativo verso il miglioramento del benessere psicologico dei parlamentari. Che ne pensate? È davvero ora che gli animali domestici diventino parte del nostro panorama politico?