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La Russia: «No a forze di pace con i Paesi che sostengono Kiev». Trump avverte Zelensky sul ritiro dall'accordo sulle terre rare

2025-03-31

Autore: Luca

La Russia ha espresso una posizione fermamente contraria alla presenza di forze di pace in Ucraina, che comprenderebbero Paesi attivamente coinvolti nel sostegno militare a Kiev. Kirill Logvinov, direttore del Dipartimento delle organizzazioni internazionali del ministero degli Esteri russo, ha dichiarato in un'intervista alla Tass: «È triste che la storia degli ultimi anni non insegni nulla agli europei. Sono assolutamente sordi agli avvertimenti che l'idea di introdurre in Ucraina i militari di quei Paesi che oggi continuano a rifornire Kiev di armi è per noi categoricamente inaccettabile».

In un contesto di crescente tensione, risulta preoccupante l'annuncio di una nuova offensiva russa prevista per la prossima primavera, con potenziali operazioni su tre fronti, come trapela da fonti militari ucraine.

La situazione è ulteriormente aggravata dalle recenti dichiarazioni di Donald Trump, il quale, dopo essersi dichiarato «arrabbiato» con Vladimir Putin riguardo i progressi verso una tregua, ha rivolto critiche anche a Volodymyr Zelensky. Trump ha accusato il presidente ucraino di voler «ritirarsi dall'accordo sulle terre rare», avvertendo che tale decisione potrebbe portargli «grossi, grossi problemi».

Inoltre, il presidente degli Stati Uniti ha espresso fermezza nella convinzione che Putin «non si rimangerà la parola». Parallelamente, la Casa Bianca starebbe considerando l'introduzione di dazi universali del 20%, che dovrebbero essere implementati a partire dal 2 aprile prossimo, colpendo tutti i Paesi coinvolti. Questo potrebbe avere importanti ripercussioni economiche a livello globale, aggravando ulteriormente le relazioni tra Stati Uniti, Russia e i Paesi occidentali.