La Sapienza in subbuglio: scontri tra studenti di destra e sinistra con messaggi provocatori
2024-11-22
Autore: Giulia
Roma, La Sapienza – Gli scontri all'università La Sapienza continuano a infiammarsi per il terzo giorno consecutivo, con un'intensificazione delle tensioni tra i gruppi di sinistra e gli studenti di Azione Universitaria. I collettivi di sinistra hanno tentato di boicottare un presidio organizzato dagli studenti di destra, dando vita a un clima di forte conflitto che ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine.
Durante le manifestazioni, la Digos è stata costretta a intervenire con cariche di alleggerimento per fermare i manifestanti di sinistra, che avevano tentato di avvicinarsi alla facoltà di Economia, dove si trovavano i rappresentanti di Azione Universitaria. Nel pomeriggio, un adunata antifascista si è svolta sulle scalinate della facoltà di Giurisprudenza, con i partecipanti che si dichiaravano non affiliati a nessun gruppo specifico.
L'elemento più provocatorio è stata la scritta realizzata con vernice rossa su un muro: "Sapienza Antifascista, dove sono i camerati?", accompagnata dal disegno del gioco dell’impiccato la cui soluzione era "Azione Universitaria". Gli studenti hanno anche stracciato manifesti elettorali e imbrattato vetrine con scritte contro il movimento studentesco di destra.
La rettrice dell’università, Antonella Polimeni, si trova nel mirino di entrambe le fazioni, essendo accusata, dai gruppi di sinistra, di non aver contrastato l'aumento dell'influenza della destra nell'ateneo. Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca, ha espresso la sua solidarietà verso il personale di vigilanza ferito negli scontri e ha mantenuto un dialogo continuo con la rettrice riguardo la situazione.
La portavoce di sinistra, Elettra Luna Lucassen, ha denunciato atti di intimidazione e ha sottolineato la necessità di un controllo studentesco sui meccanismi elettorali, soprattutto alla luce delle recenti violazioni. Dall'altra parte, Giacomo Mollo di Azione Universitaria ha difeso la legittimità del suo gruppo, rivendicando il diritto di manifestare pacificamente e di portare avanti le proprie idee politiche.
Questa crescente polarizzazione tra i due schieramenti sta sollevando interrogativi sul futuro dell'attivismo politico all'interno delle università italiane. Gli esperti avvertono che un simile clima di ostilità potrebbe portare a un ulteriore deterioramento delle relazioni inter-studenti e, possibilmente, a un aumento di violenze nei campus universitari. La situazione attuale invita a una riflessione urgente: come possono gli studenti e il personale accademico lavorare insieme per risolvere le divergenze in modo pacifico e costruttivo? La tensione non mostra segni di rallentamento, mentre la comunità universitaria osserva con preoccupazione l'evolversi della situazione.