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La strage di Piazza Fontana: ecco cosa devi sapere sulla bomba, le vittime e la strategia della tensione del 12 dicembre 1969

2024-12-12

Autore: Sofia

Il 12 dicembre 1969, Milano fu teatro di un attentato devastante che segnò la storia d'Italia: l'esplosione di una bomba nella Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana uccise 17 persone e ne ferì oltre 80. Questo attacco fu attribuito a gruppi neofascisti, in particolare all'organizzazione Ordine Nuovo, con sospetti di collusioni all'interno di certe istituzioni statali. Gli inquirenti inizialmente seguirono la cosiddetta 'pista anarchica', una narrativa che fu successivamente smentita, ma che servì a deviare l'attenzione dalla vera matrice del crimine.

Questa strage segna l'inizio di un periodo di 'strategia della tensione' in Italia, un'epoca caratterizzata da atti di violenza e terrorismo politico, utilizzati per creare paura e instabilità sociale. La bomba non solo causò morte e distruzione, ma innescò anche un clima di sospetto e divisione tra le diverse fazioni politiche del paese.

A distanza di oltre 50 anni, il ricordo di quella tragica giornata è ancora vivo, e il desiderio di verità e giustizia rimane forte. Recenti ricerche e testimonianze hanno riaperto il dibattito su come le istituzioni abbiano trattato la questione e sulla necessità di fare i conti con un passato spesso dimenticato. La storia di piazza Fontana non è solamente un capitolo del passato, ma un monito sulla fragilità della democrazia e sull'importanza della memoria collettiva.