La Terra morirà, ma il futuro dell'umanità potrebbe allacciarsi alle stelle: gli esperimenti sullo sperma di topo sulla ISS
2024-12-17
Autore: Matteo
Un gruppo di scienziati giapponesi ha avviato esperimenti sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per capire se l'umanità avrà la possibilità di riprodursi nello spazio. Utilizzando spermatozoi di topo liofilizzati, questi ricercatori stanno fornendo un barlume di speranza in una era dove la Terra è destinata a morire a causa della trasformazione del Sole in una gigante rossa.
Entro il 2026, la NASA pianifica di stabilire una base sulla Luna grazie alla missione Artemis, aprendo la strada alla colonizzazione futura di Marte. Elon Musk, con la sua Starship, ha ambizioni chiare: portare il primo equipaggio umano su Marte entro il 2030. Tuttavia, la salute degli astronauti è minacciata da potenziali malattie e dai rischi legati alla micrometria spaziale. La sicurezza del viaggio nello spazio rimane l'ostacolo principale, con la necessità di sviluppare tecnologie adatte a garantire la sopravvivenza degli esseri umani in ambienti ostili.
In un contesto in cui la Terra è minacciata da guerre nucleari, pandemie e cambiamenti climatici, la necessità di diventare una specie multiplanetaria è più pressante che mai. Gli scienziati avvertono che l'umanità potrebbe affrontare un'estinzione prima che il Sole distrugga il nostro pianeta, rendendo cruciale la questione della riproduzione nello spazio.
Il professor Teruhiko Wakayama dell'Università di Yamanashi e il suo team sono in prima linea, testando la fertilità del seme di topo in condizioni spaziali. Un esperimento precedente ha dimostrato che gli spermatozoi di topo, dopo nove mesi di esposizione alle dure realtà spaziali, hanno mantenuto la loro funzionalità e hanno portato alla nascita di cuccioli sani, nonostante alcuni danni al DNA. I risultati dimostrano che il seme è in grado di adattarsi anche dopo esposizioni avverse.
Attualmente, il team sta esaminando la possibilità di conservare spermatozoi liofilizzati per un periodo di sei anni. Questa volta, lo spermatozoo è tenuto in un contenitore speciale per proteggerlo dalle radiazioni e mantenuto a temperature normali, e verrà riportato sulla Terra nel 2025. Il professor Wakayama prevede che il seme possa resistere per almeno 200 anni nello spazio, un dato incoraggiante per una specie in cerca di nuove frontiere.
Le sfide rimangono, tuttavia. La microgravità potrebbe influenzare il normale sviluppo fetale, e il professor Wakayama sta studiando un dispositivo che consentirebbe la fecondazione in vitro nello spazio. Questo innovativo approccio potrebbe non solo ampliare la comprensione della biologia nello spazio, ma anche gettare le basi per un futuro sostenibile dell'umanità lontano dalla Terra. Preparati, perché il futuro dell'umanità potrebbe dipendere da queste ricerche spaziali pionieristiche!