Negli ultimi tempi, stiamo assistendo a un'escalation di attacchi da parte di alcuni esponenti politici nei confronti dei provvedimenti emessi dai giudici italiani. Tali provvedimenti vengono criticati non per la loro validità giuridica, ma per la loro contrarietà agli interessi del governo attuale. Questo è quanto sottolinea un documento ufficiale approvato dal Consiglio direttivo centrale dell'Associazione Nazionale Magistrati (Anm).

Il documento lancia un appello forte a tutti i politici affinché rispettino il principio fondamentale della separazione dei poteri e garantiscano l'autonomia e l'indipendenza del sistema giudiziario. È in gioco non solo la dignità della magistratura, ma anche la tenuta della democrazia stessa.

Inoltre, una copia della delibera verrà inviata al Consiglio Superiore della Magistratura (Csm), che dovrà valutare le azioni necessarie per proteggere e tutelare l'indipendenza dei magistrati. Questo passo è particolarmente importante in un momento in cui il clima politico è infiammato e i giudici si trovano sempre più nel mirino.

L'Anm prevede anche di informare il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, denunciando un vero e proprio 'linciaggio mediatico' cui alcuni media si sono prestati. Tali pratiche, che colpiscono direttamente i magistrati, compromettono la loro capacità di prendere decisioni imparziali e libere da pregiudizi, portando a una distorsione del loro operato.

Questa situazione solleva interrogativi fondamentali sulla libertà di stampa e sull'etica giornalistica. Scrutare la vita privata delle persone e riportare le loro vicende personali senza rilevanza pubblica è inaccettabile e non conforme agli standard professionali attesi da un'informazione seria e responsabile. Dobbiamo proteggerci da queste derive, perché la giustizia e la democrazia non possono tollerare intrusioni di questo tipo!