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Larry Fink, BlackRock: Siamo già in RECESSIONE, possibili crolli del 20%. Reazione attesa per Bitcoin!

2025-04-07

Autore: Marco

Anche i super-ricchi possono incontrare difficoltà? Apparentemente no, poiché Larry Fink, CEO di BlackRock, ha dichiarato in un'intervista a Bloomberg che non ci sono motivi di grande preoccupazione, affermando che la società si trova in una posizione stabile. Tuttavia, i segnali di allerta per i mercati sono evidenti e provengono anche da attori poco avvezzi a correre rischi elevati come quelli del mondo delle criptovalute.

Fink ha aperto un dibattito sullo stato attuale dell'economia globale, affermando che gli Stati Uniti, una volta considerati come una roccaforte economica, sono diventati una forza destabilizzante. Questa situazione preoccupante coincide con le pressioni economiche crescenti derivanti dalle politiche nazionali e internazionali.

BlackRock è la società che gestisce uno dei più importanti ETF su Bitcoin, e Fink sta promuovendo l'inclusione di Bitcoin nei portafogli di investimento anche più tradizionali e istituzionali. Ma le dichiarazioni di Fink suscitano interrogativi.

Le Previsioni di Fink

1. Nessun Taglio dei Tassi nel Breve Periodo: Secondo Fink, non ci saranno riduzioni dei tassi d'interesse quest'anno, contrariamente a quanto previsto dai mercati, che ipotizzano riduzioni più sostanziali. La Federal Reserve sembra mantenere una posizione ferma, con l’incertezza che aleggia nel mercato.

2. Possibile Crollo Ulteriore del 20%: Durante l’intervista, Fink ha apertamente discusso la possibilità di una correzione ulteriore di circa il 20%. Nonostante ciò, ha anche visto questo come un potenziale momento d’acquisto per investitori avveduti, evidenziando una possibile opportunità nel caos.

3. Recessione Già in Corso?: Fink ha rivelato che diversi CEO da lui interpellati sono concordi nell'affermare che siamo già in recessione, complicata ulteriormente dai dazi commerciali che aumentano la pressione sull'inflazione. Tuttavia, la resilienza di Bitcoin e delle criptovalute in questa fase di turbolenza è affascinante, essendo scese, ma meno del previsto.

4. Incertezze Governative: Particolarmente preoccupante per i mercati non è tanto la recessione in sé, quanto l’incertezza delle decisioni politiche dalla Casa Bianca. Fink ha sottolineato che gli USA stanno assumendo un ruolo di destabilizzazione, creando preoccupazioni per la stabilità politica e commerciale.

Il messaggio finale di Fink esprime un'aperta preoccupazione per l'evoluzione della situazione, con la promise di approfondire questi temi in un incontro futuro. È evidente che l’aria che tira nei mercati è tesa e investitori e analisti aspettano con ansia le prossime mosse, specialmente riguardo Bitcoin. Saremo in grado di vedere un'eventuale ripresa o i timori di Fink si avvereranno?