Lautaro: "Inzaghi è sottovalutato, ha un segreto. Ha rivoluzionato il mio ruolo"
2024-12-22
Autore: Giovanni
In un'interessante intervista con il Corriere della Sera, il capitano dell'Inter, Lautaro Martinez, ha condiviso le sue riflessioni sul suo stato attuale, la sua ricerca della rete e le ambizioni della squadra nerazzurra.
In un momento che afferma essere speciale, Lautaro ha raccontato di come, da tre settimane, sta addobbando l'albero di Natale con i suoi bambini, evidenziando come la gioia del Natale sia per lui un momento importante, specialmente considerando i sacrifici della sua infanzia.
"La mia infanzia è stata ben diversa da quella dei miei figli. I miei genitori lavoravano duramente tutto l'anno per regalarci qualche cosa", ha detto. Lautaro ricorda i tempi difficili, quando la sua famiglia non poteva permettersi nemmeno l'affitto e vivevano in una casa prestata. Questi ricordi lo hanno segnato e lo legano fortemente alle sue radici familiari.
Riferendosi al suo bisogno di ordine, ha spiegato: "Credo sia una questione di salute mentale". Da bambino, tornando a casa da scuola, trovava sempre la casa in disordine e si prendeva cura di sistemarla prima di uscire per l'allenamento. "Facevo i letti e sistemavo i piatti, non sopportavo vedere la casa disordinata".
La sua aggressività sportiva? "Nasce proprio da quella mancanza di certezze. Ho passato notti in cui non sapevo dove avrei dormito. Questi eventi mi hanno plasmato, e in campo cerco di esprimere tutto ciò che ho vissuto".
In merito al suo ruolo in campo, Lautaro ha svelato che Inzaghi ha cambiato la sua posizione, facendolo giocare in un nuovo modo che ha messo in risalto le sue qualità. "Inzaghi è un allenatore sottovalutato; ha un modo unico di farci interpretare il gioco da un'altra prospettiva", ha affermato il capitano, elogiando la visione strategica del tecnico.
Concludendo, Lautaro ha anche parlato della sua determinazione a fare del bene al di fuori del calcio, visitando bambini malati e cercando di comprendere le loro difficoltà. La passione, il talento e l'umanità sono ciò che definiscono non solo il suo gioco, ma anche la persona che è al di fuori del campo.