Le Borse europee hanno chiuso in negativo mentre gli investitori restano incerti a causa dell'attesa per i risultati del gigante dei chip Nvidia. Allo stesso tempo, riaffiorano i timori per l'escalation del conflitto in Ucraina. In particolare, le dichiarazioni contrastanti da Mosca hanno alimentato l'ansia tra gli operatori di mercato. Dopo le aperture al dialogo da parte di Vladimir Putin con Donald Trump, Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, ha accusato il presidente americano Joe Biden di voler prolungare la guerra. Di conseguenza, Milano ha chiuso con un calo dello 0,29%, Parigi ha registrato -0,43% e Francoforte -0,3%. Solo Madrid è riuscita a chiudere la giornata in leggero rialzo, sposando la parità.

In merito alla politica monetaria, il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, ha lanciato un allerta riguardo alle vulnerabilità del debito sovrano, evidenziando che, senza politiche fiscali mirate e riforme strutturali, il mercato potrebbe riaccendere le sue preoccupazioni sulla sostenibilità del debito.

Anche Londra ha chiuso in rosso, gravata da dati sull'inflazione di ottobre, che è risultata superiore alle aspettative con un incremento del 2,3%. Rispetto al mese precedente, l'inflazione è aumentata dello 0,6%.

La vera attenzione, però, è rivolta verso Wall Street e in particolare alla trimestrale di Nvidia, attesa dopo la chiusura del mercato statunitense. Gli analisti prevedono una crescita degli utili per azione, anche se a un ritmo più lento rispetto ai trimestri precedenti. Nella seduta di lunedì, il titolo ha chiuso in calo dell'1,3%, anche se ha registrato un rimbalzo pre-mercato con quasi un +5%. Tuttavia, attualmente, mostra una flessione dell'1,5%. Le vendite del nuovo chip Blackwell rimangono l'elemento chiave che gli investitori seguono da vicino per comprendere la traiettoria futura dell'azienda.

In questo contesto, spicca il titolo di Prysmian a Milano, che ha mostrato un'impennata significativa nonostante l'andamento negativo del mercato. L'azienda è al centro dell'attenzione dopo aver rivisto al rialzo i suoi obiettivi di crescita, evidenziando opportunità nei settori delle energie rinnovabili e delle telecomunicazioni. Una positività in un contesto turbolento dove molti titoli languono.