
Le lettere di Specchio dei tempi di lunedì 31 marzo 2025
2025-03-31
Autore: Marco
Una lettrice scrive
«Leggo ormai quotidianamente di clienti che si lamentano perché non in tutte le tabaccherie accettano i pagamenti elettronici. Purtroppo, pur essendo pratica illegale, alcuni rifiutano perché non tutte le tabaccherie riescono a far fronte alle spese richieste dai pagamenti elettronici. Io stessa, pur accettando mio malgrado i pagamenti con carta su tutto, escludo comunque dal tutto i biglietti GTT (azienda che ci concede un suo Pos ma che non è funzionante) e i valori bollati perché se accettassi gli elettropagamenti su questi beni andrei in perdita e nessuna legge può imporre ad un negoziante di lavorare in perdita. La nostra categoria, che non è ben rappresentata dal sindacato, sta cercando di organizzarsi per portare all'attenzione del governo i grossi problemi che ci attanagliano in questo periodo. Per questo mi permetto di chiedere agli utenti un po' di comprensione e di pazienza verso colleghi più sfortunati di me che non possono permettersi di accettare il POS. Va sottolineato che, sebbene molti negozi accettino i pagamenti elettronici, il prezzo delle merci, specialmente in questo periodo di inflazione, continua a salire. I tabaccai, una delle poche categorie che non evade le tasse poiché paga alla fonte, non possono aumentare il prezzo delle sigarette, ma devono comunque far fronte a spese bancarie che erodono il proprio guadagno. È fondamentale quindi che si attui una regolamentazione che permetta ai tabaccai di operare senza subire perdite insostenibili». Anna
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Un lettore scrive
«Abito in via Nicola Fabrizi e stamattina, alle 8 scarse di domenica, sono stato svegliato da una preghiera islamica sparata da altoparlanti a volume altissimo per tutto il quartiere, che è durata più di mezz'ora. Pensavo di vivere in una nazione laica e moderna, non in Afghanistan! È giusto che ognuno professi la propria religione, ma è inaccettabile che essa venga imposta a tutta la cittadinanza in questo modo. Posso sapere se la cosa era autorizzata e cosa fanno le istituzioni per impedire che si ripeta? Credo sia importante mantenere un equilibrio tra le libertà individuali e il rispetto per gli altri cittadini». Robi Cavallo
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Un lettore scrive
«Tra i piccoli - ma gravi - episodi di ordinaria violenza che deve subire il cittadino, vorrei segnalare quelli generati dalla presenza dei lavavetri che si insediano quotidianamente all'incrocio tra corso Lecce e corso Regina Margherita, in direzione corso Potenza. Ho recentemente visto una donna che aveva rifiutato di versare l'obolo svillaneggiata, insultata e fatta oggetto di pesanti commenti a sfondo sessuale da parte di una coppia di robusti giovani, probabilmente di etnia Rom. Questo comportamento molesto e intimidatorio non dovrebbe essere tollerato. Visto che la presenza di costoro è ricorrente e prevedibile, non sarebbe opportuno che la polizia effettuasse dei controlli e allontanasse questi soggetti? È questione di sicurezza e rispetto per tutti i cittadini! Non possiamo più permettere che episodi simili rovinino la nostra quotidianità». F.N.
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