Le Marche investono 40mila euro per Norcia come capitale europea della cultura: ma cosa succede a Pesaro e Urbino?
2024-12-16
Autore: Maria
Ci saremmo aspettati un sostegno per le province marchigiane nella corsa a capitale europea della cultura, ma la giunta regionale ha deciso di finanziare Norcia, in Umbria, con 40mila euro per sostenere la sua candidatura alla capitale europea della cultura 2033. Questa decisione ha scatenato la polemica, poiché Pesaro e Urbino, con un progetto già avviato, si sentono trascurate.
La Civitas Appenninica, progetto che coinvolge le regioni Marche, Abruzzo e Umbria, mira a rinvigorire le aree montane colpite dai devastanti terremoti del 2016 e 2017. Gian Mario Spacca, ex presidente delle Marche, coordina l’iniziativa. La scelta della giunta Acquaroli sembra avere motivazioni politiche strategiche, volte a creare alleanze per le prossime elezioni regionali del 2025. Le opposizioni prevedono che il governatore di Fratelli d'Italia cerchi consensi tra i partiti centristi, che potrebbero risultare decisivi nel futuro scenario politico.
Il finanziamento a Norcia ha sollevato interrogativi: Micaela Vitri del Partito Democratico evidenzia che la giunta ha giustificato la spesa dichiarando che riguarda l'intera area, non solo il comune umbro. Tuttavia, le Marche non dovrebbero trascurare la loro candidatura a capitale della cultura, che include anche città come Ascoli Piceno, Montefortino, Camerino e Fabriano. Nonostante l’impegno per Norcia, è già emerso che Pesaro e Urbino avevano lanciato una candidatura condivisa nel 2019, posizionandosi come forti contendenti.
Le tensioni tra le varie correnti politiche crescono. Spacca ha suggerito a Matteo Ricci di unire le forze per evitare che il territorio presenti candidature concorrenti, sottolineando l'importanza di lavorare insieme. Dall’altra parte, Ricci ha denunciato un atteggiamento da parte di Acquaroli, accusandolo di usare la candidatura di Norcia per garantirsi alleanze politiche.
E non finisce qui! Con l’approssimarsi delle regionali, l’attenzione si concentra su come le strategie politiche influenzeranno le decisioni culturali. I cittadini marchigiani si chiedono se una scelta così controversa porterà a un valore aggiunto per il loro territorio o se si tratterà solo di un gioco politico destinato a creare fratture maggiori. La battaglia per il titolo di Capitale Europea della Cultura continua, e non è mai stato così emozionante!