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Libano: Netanyahu Avverte Hezbollah, Guerra Imminente Se Non Rispetta la Tregua!

2024-11-28

Autore: Chiara

Nella sua prima intervista dopo il cessate il fuoco in Libano, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha lanciato un avvertimento chiaro: se Hezbollah non rispetta la tregua, la situazione potrebbe degenerare in una "guerra intensa". A meno di 48 ore dall’attuazione della tregua, l’esercito israeliano ha effettuato un raid aereo nel Libano meridionale, colpendo un magazzino di missili a medio raggio di Hezbollah. Questo attacco ha scatenato una serie di eventi tesi, con l’Idf che ha sparato colpi di avvertimento contro sospetti nelle zone di confine e ha utilizzato un drone contro un veicolo nel villaggio di Markaba, causando due feriti.

L’esercito libanese non ha tardato a rispondere, accusando l’Idf di "ripetute violazioni" del cessate il fuoco. Ha inoltre notificato ai cittadini di non avvicinarsi alle aree controllate dalle forze israeliane, in particolare nei distretti di Tiro, Bint Jbeil e Marjayoun. Netanyahu ha avvertito che se Hezbollah continuerà a violare la tregua, ci saranno conseguenze molto più gravi rispetto alle "operazioni chirurgiche" attualmente in corso.

I media libanesi hanno riportato che gli attacchi israeliani hanno colpito diverse aree sensibili, tra cui Markaba, Wazzani, Kfarchouba e Khiyam, tutte a breve distanza dalla Linea Blu che funge da confine tra i due Paesi. La situazione al confine è estremamente tesa, con l’esercito libanese che sta intensificando i pattugliamenti e stabilendo posti di blocco, mentre gli israeliani mantengono un coprifuoco rigoroso.

In totale, gli sfollati in Israele ammontano a oltre 60mila, e molti tornano nei loro villaggi senza indicazioni ufficiali. La tregua attuale dovrebbe durare due mesi, durante i quali Hezbollah sarà tenuta a ritirarsi di 20 chilometri dal confine, mentre l'IDF pianificherà un ritiro graduale dalle zone occupate.

Contemporaneamente, la situazione in Siria e Gaza sta evolvendo. Si stima che oltre 600mila rifugiati siriani possano tornare in Libano, e le notizie suggeriscono che i negoziatori di Hamas potrebbero essere disposti ad accettare un cessate il fuoco temporaneo a Gaza. Una delegazione di Hamas è attesa al Cairo per discutere la situazione, mentre la comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi.

Infine, mentre Netanyahu affronta anche questioni legali interne, i funzionari egiziani stanno esaminando l'idea di una modifica della sua posizione, in un contesto regionale già complesso. La tensione è palpabile, e il rischio di escalation è più alto che mai con le minacce di conflitto che incombono sul Libano e sull'intera regione.