Intrattenimento

Liberazione per Cristina Incorvaia: arrestato lo stalker che l'ha perseguitata

2025-03-13

Autore: Maria

Cristina Incorvaia, la famosa influencer e ex protagonista di programmi come Uomini e Donne e Temptation Island, può finalmente tornare a vivere serenamente. Lo stalker che l'ha tormentata per mesi è stato arrestato dopo aver violato ripetutamente il divieto di avvicinamento, nonostante fosse sottoposto a sorveglianza tramite braccialetto elettronico. La notizia è stata condivisa dalla stessa Cristina attraverso le sue Instagram Stories, dove ha dichiarato di sentirsi finalmente al sicuro.

Un dramma che inizia in un bar

La loro storia era cominciata due anni fa in un bar, dove l’uomo si era offerto di aiutare Cristina, offrendosi di badare al suo cane mentre era in viaggio. Quello che sembrava un gesto gentile si è presto trasformato in un'ossessione pericolosa. Dopo una serie di intimidazioni e violazioni delle regole, l'uomo era stato arrestato e rilasciato con misure cautelari, ma nel dicembre 2024 aveva ricominciato a ossessionarla, pedinando la vittima e avvicinandosi alla sua casa e al suo lavoro anche durante la notte.

Grazie al lavoro instancabile della polizia di Novara, che ha raccolto prove sulle continue violazioni della legge, l'arresto definitivo è stato reso possibile. Non solo la vigilanza elettronica non era stata sufficiente a fermarlo, ma l'individuo aveva persino registrato di nascosto un video di Cristina, usandolo come strumento di minaccia.

Le parole di Cristina: "Finalmente sono serena"

In un messaggio di sollievo sui social, Cristina ha affermato: "Il mio stalker è stato arrestato. Ho passato giorni terribili, ero terrorizzata da tutta questa situazione. Ha violato il divieto di avvicinamento tormentandomi nei pressi della mia casa e del mio lavoro. Grazie alle indagini della polizia, ora posso finalmente sentirmi al sicuro".

La paura che non finisce mai

Lo scorso dicembre, in un’intervista a Il Corriere della Sera, Cristina aveva rivelato l'escalation di violenza e paura che aveva vissuto. Dopo un primo contatto innocente, la situazione era rapidamente degenerata. Quando aveva tentato di interrompere i contatti, il suo stalker aveva intensificato le azioni violente.

La sua liberazione dalla detenzione domiciliare aveva riacceso il terrore: "Pensavo che potesse uccidermi, ero stanca e allo stremo delle forze. Non accetta il rifiuto e io non so cosa fare. Vivrò sempre nel terrore?" aveva dichiarato all'epoca. Fortunatamente, ora Cristina può sperare in un futuro migliore, ma il trauma rimane una ferita aperta. L'arresto del suo persecutore rappresenta una vittoria, ma è solo il primo passo verso la guarigione.