Nazionale

"Licenziamenti? Non li escludo!" - Tensione crescente tra Tavares e la Lega

2024-10-14

Autore: Chiara

Carlos Tavares, l'amministratore delegato di Stellantis, ha scosso nuovamente le acque dichiarando che nuovi licenziamenti non possono essere esclusi. Intervistato durante il Mondial de l'Auto a Parigi, ha affermato: "Non scarto nulla. La salute finanziaria di Stellantis non dipende solo dalla riduzione dei posti di lavoro, ma anche da immaginazione, intelligenza e innovazione". Sebbene Tavares sottolinei che i licenziamenti non sono al centro della strategia aziendale, la sua dichiarazione ha sollevato preoccupazioni, specialmente in Italia, dove molti temono per il futuro delle proprie posizioni lavorative.

Le parole di Tavares hanno suscitato una reazione immediata dalla Lega, un partito importante della politica italiana, con il vicepremier Matteo Salvini che ha accusato il leader di Stellantis di fare dichiarazioni "sconcertanti" sui potenziali licenziamenti. La Lega ha espresso preoccupazione per le enormi somme di denaro pubblico destinate a Stellantis e ha chiesto trasparenza riguardo ai risultati di tali investimenti, che ad oggi sembrano aver provocato solo aumenti di profitti per i manager e tagli in Italia.

"Vogliamo che Tavares si scusi con i lavoratori italiani, perché le sue dichiarazioni destano preoccupazione e rabbia", afferma Salvini. La situazione è ulteriormente complicata dalla spinta della Fiom, un sindacato dei metalmeccanici, che avverte del rischio di 'migliaia di posti di lavoro a rischio nella componentistica'.

Dalla politica, anche la senatrice Elena Murelli della Lega ha alzato la voce, esprimendo il suo sostegno ai lavoratori e parlando di minacce occupazionali provenienti da Stellantis. Nel frattempo, i leader delle opposizioni italiane hanno avanzato richieste ai presidenti di Senato e Camera per ascoltare John Elkann, presidente di Stellantis, al fine di ottenere rassicurazioni sul futuro della produzione e dell'occupazione in Italia.

Le opposizioni, in una nota congiunta, hanno evidenziato la necessità di maggiori chiarimenti sui piani di Stellantis, sottolineando che le risposte fornite da Tavares nelle recenti audizioni parlamentari sono state deludenti e insufficienti rispetto alle legittime preoccupazioni esistenti.

In un contesto già teso, Tavares ha inoltre confermato di non cercare un secondo mandato, affermando di voler completare il suo attuale incarico fino all'inizio del 2026. Resta da vedere come evolverà la situazione e quali misure il Gruppo adotterà per affrontare le crescenti preoccupazioni sui licenziamenti e sull'occupazione.