Scienza

L'incredibile avventura della Starliner verso la ISS: ecco cosa è successo

2025-04-02

Autore: Maria

Lo scorso giugno, la capsula Starliner di Boeing ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per la sua prima missione con equipaggio, portando a bordo due astronauti della NASA, Butch Wilmore e Suni Williams. Mentre il viaggio verso l'ISS ha avuto successo, il ritorno si è rivelato problematico, culminando in un'analisi approfondita della missione.

Il lancio, parte della missione Crew Flight Test (CFT), è avvenuto il 5 giugno 2024 dal Kennedy Space Center, utilizzando un razzo Atlas V. Durante la fase iniziale del volo, Williams ha lodato la performance della Starliner, descrivendola come 'veramente perfetta'. Tuttavia, Wilmore ha puntualizzato di aver notato un'anomalia nei motori Centaur, una segnalazione che ha sollevato preoccupazioni sul contenuto di sicurezza della missione.

Il primo giorno nello spazio è stato relativamente tranquillo. Tuttavia, già dalla prima notte, i due astronauti si sono trovati ad affrontare temperature interne troppo basse, che si sono abbassate fino a 10 °C. “Avevamo lasciato a terra i sacchi a pelo per far spazio a ulteriore attrezzatura,” ha dichiarato Williams, aggiungendo che le tute spaziali sono state utilizzate per tenersi al caldo.

Il secondo giorno è coinciso con l'avvicinamento alla ISS, uno dei momenti più critici della missione. La Starliner utilizza 28 piccoli propulsori, ma durante l'approccio, Wilmore ha testé perso il controllo dei motori, decisamente un colpo duro per la missione. “Eravamo single-fault tolerant,” ha sottolineato, esprimendo la sua preoccupazione che un ulteriore guasto sarebbe stata una catastrofe in termini di controllo della capsula.

Un drammatico colpo di scena si è avuto a 260 metri dalla ISS quando Wilmore ha dovuto prendere il controllo manuale della capsula. Le condizioni erano diventate critiche, poiché avevano perso il controllo di più propulsori. Il team di Mission Control è riuscito a risolvere il problema grazie a un reset remoto che ha riavviato parte dei propulsori, il che ha consentito alla Starliner di completare con successo il docking. “Ero molto riluttante a cedere il controllo al sistema automatico,” ha ricordato Wilmore.

L'arrivo presso la ISS è stato accolto con un misto di liberazione e preoccupazione. Williams ha espresso la sua gioia ma era consapevole che la Starliner non era in condizioni di riportarli a casa in sicurezza. Infatti, un’analisi post-missione ha confermato che i due astronauti avrebbero dovuto rientrare a Terra a bordo della Crew Dragon nel marzo 2025.

La Starliner, invece, è stata lasciata per un rientro solitario, senza equipaggio, mentre NASA e Boeing hanno iniziato a pianificare un ulteriore volo di prova per affrontare le problematiche emerse. La missione della Starliner mette in evidenza l'importanza della sicurezza negli voli spaziali, evidenziando come ogni viaggio possa presentare sfide impreviste. Per diventare operativa, la Starliner dovrà dimostrare di affrontare tutte le fasi di una missione in completa sicurezza. La NASA è impegnata nella ricerca e nello sviluppo continuo per garantire la sicurezza degli astronauti, considerando che l'esplorazione spaziale è piena di incognite e rischi.