Un «gesto organizzato, studiato e infine eseguito» che ha scosso la comunità e turbato l'opinione pubblica. Il Gip Simona Ragazzi ha descritto il terribile atto nei dettagli, evidenziando la «lucida ferocia» delle due indagate, Agata Vitanza e Rosa Alessandra Gennamari, entrambe di 42 anni, che ora affrontano accuse di tentato omicidio e lesioni personali, aggravate da futili motivi.

Giusi, la vittima 26enne, è stata brutalmente aggredita con un liquido infiammabile in via Luigi Capuana, dove le è stato dato fuoco, lasciandola in gravi condizioni. Le autrici dell’aggressione sono adesso detenute nel carcere di Piazza Lanza, dove rimarranno a disposizione dell’autorità giudiziaria.

I dettagli della ricostruzione dell'accaduto si sono rivelati sconcertanti. Grazie alle immagini della videosorveglianza, è emerso che le due donne hanno acquistato la benzina poco prima dell’aggressione, segno di un piano premeditato e inquietante.

Intanto, le indagini continuano, mentre nella comunità cresce l’indignazione e la richiesta di giustizia per Giusi, che sta lottando per la sua vita in ospedale. Sono in corso anche manifestazioni di solidarietà e raccolte fondi da parte di amici e cittadini per sostenere la vittima durante questo difficile percorso di recupero.

Il caso ha sollevato interrogativi sul tema della violenza di genere e sull'urgente bisogno di misure preventive per proteggere le potenziali vittime da tali attacchi. È una storia che nessuno può permettere di dimenticare.