L'orribile storia di Maria: costretta a subire abusi e umiliazioni dal marito
2024-12-17
Autore: Luca
Maria, un nome di fantasia, ha vissuto un incubo per anni: violenze fisiche e psicologiche, gravidanze interrotte e l'orrore di essere costretta a fare sesso con altri uomini mentre i suoi figli assistevano, il tutto sotto gli occhi di un marito che sembrava godere della sua sofferenza. Questo tormento è avvenuto a Ostia, nella periferia di Roma, dove Maria, dopo aver trovato il coraggio di ribellarsi, ha denunciato la situazione insostenibile alla polizia.
Dopo una delicata indagine coordinata dalla procura, il marito di 48 anni, un cittadino srilankese, è stato arrestato con accuse gravissime di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e lesioni personali. Le autorità locali hanno sottolineato l'importanza di rompere il silenzio in casi come quello di Maria, invitando le vittime a chiedere aiuto.
Costretta a vivere un incubo
Maria ha raccontato di come, durante il loro matrimonio, fosse sottoposta a continui abusi. La testimonianza raccolta in audizione protetta ha rivelato incredibili dettagli sulle umiliazioni e sulle violenze subite. Ogni volta che si rifiutava di obbedire alle richieste del marito, veniva picchiata con violenza, utilizzando anche oggetti come il manico di una scopa.
Gravidanze interrotte per paure irrazionali
Una delle parti più strazianti della sua storia riguarda le numerose gravidanze interrotte. Tra il 2015 e il 2019, Maria ha raccontato di essere stata obbligata dal marito a interrompere il suo stato, in particolare quando scopriva che il feto era femmina. Secondo il marito, avere una figlia era considerato un presagio negativo, alimentato da credenze culturali srilankesi che non avevano alcun fondamento razionale.
Il coraggio di denunciare
Dopo anni di sofferenza, Maria ha finalmente deciso di denunciare il suo tormentatore, dimostrando che è possibile uscire dall'incubo grazie al supporto delle istituzioni. Attualmente, l'uomo è in custodia cautelare nel carcere di Regina Coeli e le indagini continuano per assicurarsi che non ci siano ulteriori vittime.
Maria è ora seguita da servizi di supporto psicologico e legale, ma la sua storia è un tragico monito: le violenze domestiche possono prendere forme inimmaginabili e le vittime hanno il diritto di essere ascoltate e protette.