Tecnologia

Lotta alla pirateria: Il Tribunale di Milano si scaglia contro Cloudflare

2024-12-20

Autore: Alessandra

Il Tribunale di Milano ha recentemente preso misure severe nei confronti di Cloudflare nella sua battaglia contro la pirateria online. Il provvedimento, emesso il 19 dicembre 2024, è stato firmato dalla dott.ssa Silvia Giani, dott.ssa Lorena Casiraghi e dott. Vincenzo Carnì, e segue un reclamo presentato dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A (LNPA) e supportato anche da Dazn Ltd e Sky Italia s.r.l.

Decisioni del Tribunale

La sentenza del Tribunale stabilisce che Cloudflare deve: 1. Inibire la risoluzione DNS per i nomi di dominio e il traffico verso gli indirizzi IP già bloccati dall'AGCOM tramite il sistema Piracy Shield. 2. Sospendere i servizi di CDN, DNS Autoritativo e reverse proxy che sono stati utilizzati per violare i diritti della LNPA e delle società coinvolte, implementando misure per ostacolare la diffusione di contenuti illeciti. 3. Fornire dettagli riguardo l'identità degli utenti e il traffico generato dai servizi forniti, comprese le informazioni sulle connessioni alle IPTV illecite. 4. Pagare una penale di 10.000 euro per ogni giorno di ritardo nell'implementazione delle misure ordinate, dopo il decimo giorno dalla notifica del provvedimento. 5. Sostenere le spese legali sostenute dalla LNPA e dalle altre parti, ammontanti a 12.059 euro.

Questa decisione del Tribunale rappresenta un passo cruciale nella battaglia contro la pirateria, essendo la prima interpretazione della Legge 93/23 e la prima azione giudiziaria contro un intermediario come Cloudflare per il suo ruolo di access provider nella diffusione illecita di contenuti.

Il Tribunale ha anche evidenziato la lacunosa reazione di Cloudflare ai tentativi di bloccare i siti che trasmettono contenuti pirata, indicando che la società non ha preso sufficienti misure per prevenire l'uso illecito dei suoi servizi. Infatti, è stato rilevato che la maggior parte dei siti di streaming pirata utilizza i servizi di Cloudflare, rendendo così la società complice nella diffusione di contenuti protetti.

Inoltre, il provvedimento sottolinea l'importanza della cooperazione tra le autorità e i fornitori di servizi internet nella lotta contro la pirateria. Infatti, il Tribunale ha dichiarato che Cloudflare deve adoperarsi per comunicare le informazioni sui propri clienti coinvolti nella pirateria.

Con questa nuova iniziativa, Milano si pone come un faro nella lotta contro la pirateria, dimostrando che anche le grandi aziende tecnologiche non sono al di sopra della legge. Come si evolverà questa situazione e quali saranno le implicazioni future per Cloudflare e per la pirateria online? Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti!