Maduro giura per un terzo mandato: l'opposizione denuncia un colpo di Stato
2025-01-10
Autore: Francesco
Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha giurato per un terzo mandato della durata di sei anni in una cerimonia officiata da Jorge Rodriguez, presidente dell'Assemblea nazionale di Caracas. Durante il giuramento, Maduro ha promesso di "rispettare tutti gli obblighi della Costituzione" e ha dichiarato che questo nuovo mandato sarà caratterizzato da "pace, prosperità e nuova democrazia".
Maduro ha prestato il giuramento su una copia originale dell'attuale Costituzione, che porta la firma di Hugo Chávez, il fondatore della rivoluzione bolivariana. La cerimonia è stata trasmessa in diretta dalla televisione di Stato, che ha mostrato immagini di un gruppo di sostenitori chavisti riuniti davanti al palazzo legislativo, mentre il paese era sotto rigide misure di sicurezza.
Tra i partecipanti alla cerimonia, circa cento rappresentanze diplomatiche, principalmente da Paesi africani e caraibici. La presenza più significativa è stata quella del presidente cubano, Miguel Díaz-Canel, insieme a rappresentanti di Russia e Cina. Il presidente della Duma di Stato russa, Vyacheslav Volodin, ha partecipato a nome di Vladimir Putin, mentre Wang Dongming ha rappresentato Xi Jinping. Altri dignitari provenivano da Antigua e Barbuda, Santa Lucia e Grenada, insieme a delegazioni di vari partiti politici latinoamericani.
Tuttavia, l'opposizione ha contestato la validità e la legittimità di questo giuramento. La coalizione di opposizione, Plataforma Unitaria, ha denunciato l’insediamento di Maduro come un "colpo di Stato", dichiarando che il presidente ha "usurpato il potere" attraverso l'uso della forza e ignorando la volontà del popolo espressa nelle elezioni di luglio.
Le reazioni internazionali non si sono fatte attendere. Kaja Kallas, alto rappresentante dell'UE, ha dichiarato che Maduro non gode della legittimità di un presidente democraticamente eletto e ha promesso il sostegno all'opposizione e al popolo venezuelano per un ritorno alla democrazia. Le nuove sanzioni dell'Unione Europea colpiranno coloro che ostacolano la democrazia e i diritti umani in Venezuela.
Frattanto, Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, ha sottolineato la necessità di restituire il Venezuela al suo popolo e ha auspicato giustizia contro Maduro. Il Consiglio dell'UE ha prolungato le sanzioni fino a gennaio 2026 e ha incluso ulteriori restrizioni contro membri del governo e funzionari del sistema giudiziario.
In un contesto di crescente tensione, il Venezuela ha deciso di chiudere i confini con la Colombia per tre giorni in concomitanza con l'insediamento di Maduro, citando minacce di destabilizzazione. Nel corso delle manifestazioni contro il regime, almeno 17 persone sono state arrestate, evidenziando le continue violazioni dei diritti umani nel paese. La ONG Foro Penal ha documentato questi eventi e rinnovato il proprio impegno nella difesa dei diritti fondamentali.