Maestra Assolta dopo 10 Anni di Accuse di Maltrattamenti: "Fraintesi i miei modi di fare"
2024-12-15
Autore: Sofia
Introduzione
Dopo un lungo calvario giuridico durato dieci anni, una maestra di asilo di Fabriano è stata finalmente assolta dalle accuse di maltrattamenti sui bambini. La sentenza, emessa da una corte composta interamente da donne e presieduta dalla giudice Maria Cristina Salvia, ha stabilito che i fatti non costituiscono reato.
Accuse e Denunce
La maestra, 63enne napoletana, era stata denunciata nel 2016 da un genitore il quale aveva notato il proprio figlio imitare comportamenti ritenuti inappropriati, frasi come "vai seduti lì e stai in castigo, non lo fare più, capito?". Queste parole, originariamente pronunciate dall'insegnante, avevano sollevato preoccupazioni circa la sua metodologia educativa.
Prove e Controversie
Particolarmente significative sono state le prove fornite da telecamere installate all’interno della scuola, che avevano registrato momenti controversi. Alcuni genitori, visivamente turbati da quanto visto, avevano successivamente sporto denuncia. La maestra, tuttavia, ha sempre sottolineato che la sua intendimento era educativo, enfatizzando la vivacità della sua classe, che includeva bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni, e la necessità di adottare un certo grado di fermezza.
Reazioni e Sentenza
Le accuse la descrivevano come una persona che avrebbe alzato le mani sui bambini, costringendoli a comportamento di punizione in uno sgabuzzino e insultandoli con parolacce. La sua condanna iniziale, che nel 2022 si era tradotta in un anno e quattro mesi di pena, ha generato grande indignazione e discussione pubblica.
L'Assoluzione
L'assoluzione in Appello, comunicata alla maestra al telefono mentre si trovava a Napoli, è stata accolta con sollievo dalla professionista. "Probabilmente sono stata interpretata male nel mio modo di fare - ha dichiarato - ma voglio assicurare a tutti che sono sempre stata una brava maestra d'asilo. Mi piaceva tanto quel lavoro".
Possibili Nuove Tensioni Legali
Ora, con le motivazioni della sentenza rese pubbliche, la Procura generale ha la possibilità di presentare ricorso in Cassazione, aprendo a nuove tensioni legali. Se non verrà presentato ricorso, la sentenza diverrà definitiva, segnando la fine di un'odissea giudiziaria che ha avuto un profondo impatto sulla vita professionale e personale della maestra.