Salute

Malattie degli occhi: una rivoluzione nella cura della maculopatia a Ferrara

2025-01-10

Autore: Matteo

Ferrara, 10 gennaio 2025 – Un cambiamento epocale nella cura della maculopatia è in corso all'Ospedale Sant'Anna di Ferrara. Per la prima volta, un paziente ha ricevuto un trattamento con una terapia genica sperimentale, aprendo nuove speranze a milioni di persone (circa un milione in Italia) affette da questa patologia, che è una delle principali cause di cecità negli anziani.

La paziente che ha beneficiato di questa innovativa terapia è una donna di 76 anni, affetta dalla forma più severa e meno comune di maculopatia, conosciuta come ‘umida’, che colpisce solo il 15% dei casi ed è caratterizzata dalla formazione di vasi sanguigni anomali sotto la retina. I precedenti trattamenti imponevano frequenti iniezioni intraoculari, un approccio efficace ma dispendioso e invasivo.

La maculopatia: un incubo per la vista

Questo disturbo degenerativo attacca la macula, quella parte della retina che garantisce una visione chiara e dettagliata. I pazienti sperimentano una macchia scura al centro del campo visivo, che si espande nel tempo, compromettendo attività quotidiane vitali come la lettura e il riconoscimento dei volti.

Nonostante le cause esatte della maculopatia rimangano poco chiare, si sospetta che un mix di fattori genetici e ambientali, come l'età avanzata, il fumo, l'ipertensione e il diabete, contribuiscano all'insorgere della malattia.

La rivoluzionaria terapia genica

La nuova terapia genica, somministrata durante un intervento chirurgico dal professor Marco Mura – ordinario di Malattie dell’Apparato Visivo e direttore dell’Unità Operativa di Oculistica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara – consiste nell'“istruire” le cellule retiniche affinché producano in autonomia le sostanze necessarie a contrastare la maculopatia, eliminando quindi la necessità di continue iniezioni.

"Questa terapia rappresenta un fantastico progresso nella cura della maculopatia," commenta il professor Mura. "Il nostro obiettivo è preservare la vista dei pazienti con un solo intervento". Fino ad ora, la maculopatia umida veniva trattata con iniezioni intravitreali di farmaci anti-VEGF, che richiedevano somministrazioni mensili, spesso per tutta la vita. Questo imponeva un grande onere per i pazienti e le strutture sanitarie.

L’Ospedale Sant'Anna di Ferrara si conferma così all'avanguardia nella ricerca e nel trattamento delle malattie oculari, posizionandosi come un punto di riferimento per le terapie più innovative e promettenti.

Un futuro con meno cecità?

Gli obiettivi futuri includono la possibilità di estendere questa terapia anche ad altri disturbi oculari, con la speranza di ridurre drasticamente i casi di cecità tra la popolazione anziana. Se questa terapia dovesse rivelarsi efficace anche in altri contesti clinici, il suo impatto potrebbe essere rivoluzionario per la salute visiva globale.