Una scoperta che ha il sapore dell'incredibile: un team internazionale di ricercatori ha recentemente analizzato un meteorite marziano trovato nel 1931 all'interno di un cassetto della Purdue University, in Indiana, ed è emersa una straordinaria verità sulla presenza di acqua liquida su Marte.

Il meteorite, ribattezzato 'Lafayette', era rimasto dimenticato per decenni, e la sua provenienza rimane avvolta nel mistero. Tuttavia, studi approfonditi hanno rivelato che si tratta di un frammento della superficie di Marte, appartenente al gruppo delle nakhliti, rocce espulse dal pianeta rosso circa 11 milioni di anni fa a causa dell'impatto di un asteroide.

Ciò che sorprende è che analizzando Lafayette, gli scienziati hanno trovato tracce di minerali alterati dall'acqua, suggerendo che il meteorite avesse interagito con acqua liquida mentre si trovava su Marte. Negli anni Novanta, l'adeguata tecnologia non era disponibile per indagare a fondo, ma oggi, grazie a ricerche contemporanee, è stato possibile stabilire che i minerali presentano un'età di ben 742 milioni di anni.

Ma non si tratta di acqua proveniente da fiumi o laghi, come si potrebbe pensare: è probabile che derivi dal permafrost marziano, il ghiaccio sotterraneo che si è sciolto a causa di una violenta attività vulcanica.

Questa scoperta offre un'importante finestra sul passato di Marte, suggerendo che, 742 milioni di anni fa, il pianeta non fosse un deserto sterile, ma potesse avere un ambiente più favorevole alla vita di quanto si credesse. I meteoriti come Lafayette sono veri e propri messaggeri del passato, che custodiscono informazioni preziose per capire la storia geologica e climatologica di Marte.

Inoltre, queste ricerche aprono la strada a nuove esplorazioni sul Pianeta Rosso, con la possibilità che in alcune zone del sottosuolo marziano ci siano ancora riserve d'acqua o tracce di antiche forme di vita. Non dimentichiamo che la ricerca di vita su Marte è uno dei principali obiettivi delle missioni spaziali future, e questa scoperta di Lafayette potrebbe fornire le chiavi per scoprire i misteri di un pianeta che ha affascinato gli scienziati per decenni!