Nazionale

Marzabotto Ricorda: Mattarella e Steinmeier Uniscono le Forze per l'Ottantesimo Anniversario della Strage

2024-09-29

Autore: Giulia

I presidenti Sergio Mattarella, Repubblica Italiana, e Frank-Walter Steinmeier, Repubblica Federale Tedesca, si sono recati a Monte Sole, sull'Appennino bolognese, per commemorare l'ottantesimo anniversario della strage di Marzabotto. Questo tragico evento, avvenuto tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, portò alla morte di 770 civili, inclusi donne, bambini e anziani, ad opera delle truppe naziste comandate dal maggiore Walter Reder. La ricorrenza è un forte monito collettivo e un momento significativo di riflessione sulla storia condivisa e sull'importanza della memoria.

Dopo aver deposto delle corone in onore delle vittime, i due presidenti hanno reso omaggio anche a San Martino, uno dei luoghi chiave della carneficina. In seguito, si sono spostati in Piazza Martiri delle Fosse Ardeatine, dove si sono svolte le cerimonie conclusive. L'Arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Zuppi, presente all'evento, ha officiato una Messa in suffragio delle vittime della violenza nazifascista nella chiesa dei Santi Giuseppe e Carlo, sottolineando l'importanza della spiritualità in momenti di commemorazione.

La visita di Mattarella a Marzabotto non è una novità per lui; nel 1992, poco dopo la sua elezione a parlamentare, era stato relatore ufficiale durante le commemorazioni del 48/o anniversario degli eccidi. L'ultima visita congiunta di un presidente della Repubblica italiana e di uno tedesco era avvenuta nel 2002, quando Carlo Azeglio Ciampi accolse Johannes Rau a Monte Sole.

In un comunicato, l'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) ha affermato: "Oggi, a 80 anni dalla strage nazista, non possiamo dimenticare che ciò che è accaduto a Monte Sole è la memoria di tutta l'Italia. Questo evento tragico impone una riflessione profonda sulla vigilanza e sulla responsabilità democratica che ciascuno di noi deve portare nel presente e nel futuro. L'ideologia nazi-fascista ha provocato sofferenza a milioni di persone e ha minacciato i diritti umani. È nostro dovere perpetuare la memoria per garantire che simili atrocità non si ripetano mai più. L'antifascismo deve rimanere il nostro faro."

Questo anniversario rappresenta non solo un momento di ricordo, ma una rinnovata chiamata all'azione per preservare la democrazia e i diritti in tutto il mondo.