In una svolta drammatica nel caso legato alla morte dell'attore Matthew Perry, il medico coinvolto è stato dichiarato colpevole di negligenza per la prescrizione impropria di ketamina. La sentenza è stata emessa dopo un processo che ha rivelato come la somministrazione inadeguata di questo potente anestetico abbia contribuito alla tragica fine di Perry, celebre per il suo ruolo in 'Friends'.

Le autorità hanno sottolineato che l'uso di ketamina al di fuori di un contesto medico controllato rappresenta un grave rischio per la salute, e sta emergendo una crescente preoccupazione per l'uso di tali sostanze in modo irresponsabile. Durante il processo, sono stati presentati dati che mostrano un aumento allarmante delle prescrizioni di ketamina negli ultimi anni, sollevando interrogativi su come vengano gestite le pratiche mediche relative a farmaci di questo tipo.

La comunità medica e i fan di Perry hanno reagito con shock e indignazione alla notizia della condanna, ripercorrendo la vita dell'attore e il suo agevole passaggio tra fama e lotte personali. Questo episodio ha riacceso il dibattito sull'importanza di una vigilanza più attenta da parte dei professionisti della salute nella prescrizione di sostanze potenti e sul supporto da fornire a coloro che affrontano dipendenze e disturbi mentali.

In un contesto più ampio, il caso di Perry ha anche messo in evidenza l'urgente necessità di campagne di sensibilizzazione sulla salute mentale e sull'abuso di sostanze, non solo tra le celebrità, ma per tutta la popolazione. Mentre la comunità piange la sua perdita, ci si interroga su come evitare simili tragedie in futuro.