Il primo ottobre scorso, un attacco terroristico ha scosso Jaffa, un'area di Tel Aviv, quando due uomini armati hanno aperto il fuoco vicino a una fermata della metro leggera. Purtroppo, martedì, sei persone hanno perso la vita in questo atroce episodio di violenza.

Domenica pomeriggio, l'ambasciata italiana a Tel Aviv ha confermato che tra le vittime c'è un cittadino italo-israeliano di 33 anni. L'unità di crisi del Ministero degli Esteri italiano ha già avvisato i familiari, mentre i due aggressori sono stati successivamente neutralizzati dalle forze dell'ordine.

Le tensioni in Medio Oriente non si fermano a Jaffa. Israele ha lanciato attacchi aerei contro la Striscia di Gaza, causando oltre 26 morti in un bombardamento su una moschea a Deir al-Balah, che ha colpito sfollati che vi si erano rifugiati. Un’altra strage è avvenuta a Jabalia, dove almeno 17 persone, tra cui 9 minori, sono state uccise. La situazione umanitaria è tragica, con circa 300mila persone rimaste nel nord della Striscia di Gaza duramente colpita e un milione di cittadini costretti a fuggire a sud.

In un contesto di crescente conflittualità, Israele ha intensificato anche i bombardamenti contro Hezbollah nel sud del Libano, con oltre 30 attacchi recenti. Per rispondere alla situazione, l'Autorità dell'aviazione civile iraniana ha sospeso tutti i voli aerei nel Paese, da domenica sera a lunedì mattina, in un clima di forte preoccupazione per un possibile attacco israeliano.

La comunità internazionale è in allerta. La spirale di violenza minaccia di diffondersi ulteriormente, e le forze di pace di varie nazioni si stanno preparando a intervenire per cercare di ristabilire un clima di stabilità nella regione.