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Medio Oriente in subbuglio: Hezbollah annuncia la morte di Nasrallah. L'IDF avverte: 'Giorni difficili in arrivo'

2024-09-28

Autore: Francesco

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha esortato i cittadini italiani a lasciare rapidamente il Libano, dove i voli di linea da Beirut verso Milano e Roma rimangono operativi malgrado la crescente tensione nella regione. Tajani ha fatto queste dichiarazioni da Berlino, dove accompagna il presidente Sergio Mattarella. Ha inoltre rassicurato sulla sicurezza dei 1.200 soldati italiani schierati al confine con Hezbollah, garantendo che il governo israeliano ha fornito le necessarie assicurazioni.

Hezbollah è in stato di lutto per la presunta morte del suo segretario generale, Hasan Nasrallah, la cui scomparsa è stata annunciata dalla rete televisiva di Hezbollah, al Manar. La televisione ha interrotto la programmazione per trasmettere salmodie coraniche, tradizionalmente riservate per i leader politici e religiosi defunti.

Secondo l'esercito israeliano, che ha rilasciato un comunicato durante un briefing, la maggior parte dei vertici militari di Hezbollah sarebbe stata eliminata in un attacco mirato a Beirut. Tra i leader uccisi ci sarebbe anche Ali Karaki, comandante del fronte meridionale dell'organizzazione. Finora, Hezbollah non ha confermato la morte di Nasrallah, ma la situazione rimane critica in Libano, con l'IDF che ha indicato che la regione si prepara ad affrontare giorni difficili.

In seguito alla notizia dell'attacco, un funzionario iraniano ha riferito alla NBC che Teheran potrebbe inviare truppe in Libano per sostenere Hezbollah. L'ayatollah Mohammad Hassan Akhtari ha annunciato che l'Iran è pronto a intervenire, citando un precedente simile nel 1981. Il Leader supremo iraniano, Ali Khamenei, ha esortato tutti i musulmani a unirsi a Hezbollah nella sua lotta contro quello che definisce il regime usurpatore sionista, accusando Israele di infliggere sofferenze al popolo libanese.

Le scorse ore hanno visto intensificarsi i bombardamenti israeliani sulle zone meridionali di Beirut, in particolare nei sobborghi storicamente controllati da Hezbollah. Decine di edifici sono crollati e numerosi residenti hanno evacuato le loro case in preda al panico, mentre gli aerei israeliani hanno condotto raid aerei senza precedenti dal 2006. Almeno due persone sono state confermate morte e i feriti superano il numero di 76, rendendo questa situazione una delle più gravi crisi umanitarie da lungo tempo in Libano.

Hezbollah ha risposto ai bombardamenti rivendicando attacchi contro obiettivi israeliani, mentre l'IDF ha continuato a colpire obiettivi militari di Hezbollah in Libano, con sirene antiaeree che sono risuonate nel nord di Israele. La situazione rimane in evoluzione, con il Ministero della Salute libanese che prepara piani di evacuazione per ospedali, avvertendo che gli attacchi aerei di Israele rispecchiano il bombardamento più pesante dalla guerra del 2006, con oltre quaranta attacchi aerei registrati.

Ciò che è certo è che la tensione tra Hezbollah e Israele ha raggiunto un punto critico, e l'eventuale escalation potrebbe avere ripercussioni devastanti non solo per il Libano, ma per tutta la regione.