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Medio Oriente: Le Tre Strategie Inquietanti di Tel Aviv e l'Imminente Blitz a Terra

2024-09-23

I vertici militari e politici israeliani sono ben consapevoli della gravità della situazione. I paracadutisti e i membri dei commando d'élite della 98esima Divisione dell'IDF, così come le brigate corazzate dislocate lungo il confine con il Libano, sembrano pronti a un'azione militare di grande portata. La possibilità di un'invasione del Libano, simile a quelle del 1982 e del 2006, è ora un'eventualità concreta.

Israele ha subito attacchi incessanti da parte di Hezbollah, con razzi e droni che hanno colpito le città israeliane al confine. Circa 60 mila israeliani sono stati costretti a fuggire dalle loro case, sfollati a causa dell'intensificarsi delle ostilità. Il premier Netanyahu e il ministro della Difesa Gallant hanno chiaramente indicato che il ritorno a casa degli sfollati rappresenta un obiettivo di guerra, lasciando intendere che la situazione è diventata insostenibile.

Recenti incidenti hanno visto un’impressionante esplosione di comunicazioni tra i militanti di Hezbollah, il che porta a credere che gli attacchi mirati israeliani stiano avendo successo nella decimazione della leadership militare del gruppo. Le forze di Nasrallah, che ora contano circa 40 mila combattenti, non sono più quelle di una volta. Gli analisti militari avvertono: "Hezbollah non è Hamas"; il supporto dell'Iran gioca un ruolo cruciale nelle operazioni della milizia.

La strategia di Israele si articola in tre opzioni principali. La prima prevede raid aerei devastanti, mantenendo le truppe a terra a distanza. La seconda opzione sarebbe quella di effettuare un'incursione oltre il confine per stabilire una zona cuscinetto, simile a quanto già tentato a Gaza. Infine, la terza opzione è un'invasione di terra vera e propria, che potrebbe estendersi per 6-12 miglia, o persino fino al fiume Litani, come indicato da una risoluzione dell'ONU.

In questo contesto, gli Stati Uniti hanno annunciato un rafforzamento delle forze militari nella regione, già supportate da portaerei e sommergibili da attacco. La situazione è ulteriormente complicata dalla recente emergenza interna in Israele, che prevede restrizioni per i civili, segnali che indicano un imminente deterioramento della sicurezza.