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Medio Oriente: Risposta dura all'Iran, funerali di Nasrallah a Teheran con Khamenei

2024-10-03

Autore: Alessandra

Nel contesto di una crescente tensione in Medio Oriente, i leader del G7 hanno espresso una profonda preoccupazione per la situazione attuale, condannando l'attacco militare diretto dell'Iran contro Israele, che rappresenta una seria minaccia alla stabilità regionale. Hanno riaffermato il loro impegno per la sicurezza di Israele, sottolineando la necessità di fermare le azioni destabilizzanti dell'Iran, tra cui quelle condotte attraverso gruppi terroristici come Hezbollah e Hamas. I leader hanno esortato una cessazione delle ostilità in Libano e hanno promesso assistenza umanitaria per affrontare le necessità urgenti della popolazione civile.

Intanto, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato una consultazione di alto livello sulla sicurezza per discutere una risposta all'attacco missile dell'Iran. Fonti locali affermano che questa risposta sarà coordinata strettamente con l'amministrazione Biden e che ci si aspetta una “reazione dura” da parte di Israele.

Domani, a Teheran, si svolgeranno i funerali di Hassan Nasrallah, ex leader di Hezbollah, ucciso da un attacco israeliano. La cerimonia, prevista per le 10:30 locali, sarà presieduta dal leader iraniano Ali Khamenei e sta attirando massicci preparativi nella capitale iraniana.

Nel frattempo, il petrolio ha visto un'impennata nelle quotazioni a New York, in risposta alla crescente tensione e all'eventualità di attacchi alle infrastrutture petrolifere iraniane.

Israele ha anche preso la decisione di non consentire a Hezbollah di stabilirsi nel sud del Libano, mentre le forze israeliane hanno colpito numerosi obiettivi legati a Hezbollah a Beirut. Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, è atteso a Beirut per colloqui con funzionari libanesi, mentre l'esercito libanese ha risposto al fuoco israeliano, segnando una escalation delle ostilità nella regione.

In questo contesto, i media riportano che il bilancio dei morti in Gaza continua a crescere drammaticamente, con oltre 41.000 vittime dall'inizio del conflitto. La situazione umanitaria rimane critica, con centinaia di migliaia di civili coinvolti in questo conflitto.