La premier Giorgia Meloni, intervenendo alla Camera in vista del prossimo consiglio europeo, ha toccato diversi temi cruciali, tra cui la nomina dell’ex ministro a Bruxelles e il continuo sostegno all'Ucraina, evidenziando l'importanza di mantenere l'appoggio a Kiev in un momento tanto delicato. Nel suo intervento, Meloni ha anche menzionato un imminente incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, preannunciando discussioni significative su sicurezza e cooperazione.

Nonostante la gravità delle questioni affrontate, l'emiciclo di Montecitorio si è presentato semivuoto a causa dell'assenza dei deputati della Lega, che hanno giustificato la mancanza con "i ritardi dei treni". Tuttavia, questa giustificazione ha scatenato una serie di critiche, con la leader del PD, Elly Schlein, che ha risposto pungentemente: "Scendano dal ring e partecipino al dibattito politico, invece di tergiversare".

Inoltre, Meloni ha affrontato anche la questione dei migranti e della situazione in Siria, sottolineando l’urgenza di collaborare a livello europeo per trovare soluzioni efficaci. La Camera ha approvato una risoluzione di maggioranza con 193 voti favorevoli, segnando un consenso significativo su uno dei temi più caldi del giorno. Questo voto evidenzia non solo l'unità del governo, ma anche la necessità di affrontare le sfide che l'Europa ha di fronte, nonostante le divisioni politiche interne.