"In questi giorni leggo dichiarazioni infondate riguardo a presunti aumenti delle tasse che il governo vorrebbe imporre ai cittadini: è completamente falso. Questa era una prassi dei governi di sinistra; noi, invece, stiamo abbassando le tasse, come sanno bene lavoratori dipendenti, mamme lavoratrici e partite IVA.

Desidero essere chiara ancora una volta: la nostra cultura politica è quella di ridurre le tasse, sostenere le famiglie e incoraggiare le imprese, non di gravare ulteriormente sui cittadini". Così ha dichiarato la premier Giorgia Meloni in un video sui social.

Nel frattempo, la Camera dei Deputati ha approvato con 183 voti favorevoli, 118 contrari e 2 astenuti la risoluzione di maggioranza sul Piano Strutturale di Bilancio (Psb), il documento di finanza pubblica da inviare all'Unione Europea. Con questa approvazione, tutte le altre cinque risoluzioni proposte dalle opposizioni sono state dichiarate inammissibili.

"Ci troviamo a vivere in una società signorile di massa, dove sì, cresce il PIL pro capite, ma non quello aggregato dell'Italia. È una riflessione importante visto che, nei prossimi giorni, dovremo fare scelte decisive riguardo alla legge di bilancio, tenendo conto anche delle esigenze delle nuove generazioni", ha affermato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Ha inoltre sottolineato l'importanza della demografia per la crescita economica: "Un paese come il nostro, che continua a decrescere, con la perdita di oltre 300.000 cittadini italiani all'anno, non può pensare a una crescita del 3, 4 o 5%".

Giorgetti ha continuato a mettere in evidenza il fardello del debito pubblico italiano, rimarcando che mentre altri paesi europei hanno un debito più gestibile, noi ci troviamo ad affrontare oneri maggiori. "Quando parlo di prudenza, responsabilità e cautela, non è un'idea da scartare, ma la base per costruire una credibilità per questo governo e per l'Italia", ha sottolineato.

Intanto, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha accusato Meloni di mentire, citando il Psb che prevede un allineamento delle aliquote delle accise tra diesel e benzina e chiede spiegazioni su eventuali nuove tasse. "Ce la ricordiamo tutti quando Meloni prometteva di ridurre le accise davanti ai distributori di benzina. Ora è il momento di dire la verità al paese. La gente merita chiarezza, non palcoscenici".

In un contesto economico complicato e una crescente pressione fiscale, è fondamentale che il governo si attenga a promesse chiare e credibili per il benessere degli italiani. La trasparenza e l'accurata gestione delle risorse pubbliche saranno decisive per riconquistare la fiducia dei cittadini.