Meloni: 'Vorrei arrivare alle prossime elezioni con il premierato'
2025-01-09
Autore: Marco
Durante una recente conferenza stampa organizzata dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti e dall'Associazione stampa parlamentare, la premier Giorgia Meloni ha espresso la sua intenzione di giungere alle prossime elezioni politiche con una riforma del premierato approvata e una legge elettorale coerente con essa.
L'appuntamento ha visto la partecipazione di circa 160 giornalisti e anche figure istituzionali significative come il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Meloni ha risposto a diverse domande sull'informazione e sulla libertà di stampa, sottolineando che il governo non è un ostacolo per i diritti di informazione. Ha dichiarato di aver risposto a ben 350 domande nell'anno in corso, e ha spiegato: "Ho deciso di non tenere conferenze stampa post-consiglio per dare più spazio ai miei ministri".
Parlando di nuovi leggi riguardanti la diffamazione, ha voluto chiarire che non ci sono limitazioni sulla libertà di stampa, e il disegno di legge proposto non deve essere visto come una minaccia per i diritti giornalistici.
Meloni ha anche discusso di questioni internazionali, in particolare riguardo al delicato caso di Abedini e alle negoziazioni diplomatiche in corso tra Italia, Usa e Iran. "La questione richiede attenzione e riservatezza", ha detto, aggiungendo che ci sono ulteriori sviluppi da monitorare.
Un tema di grande rilevo è stato il caso di SpaceX, con Meloni che si è difesa dalle accuse di favoritismi, insistendo che l'interesse nazionale è la sua priorità. Ha sottolineato la necessità di garantire comunicazioni sicure sia per le operazioni diplomatiche che per le forze militari italiane all'estero.
In chiusura, Meloni ha ribadito il suo desiderio di giungere alle prossime elezioni con la riforma del premierato, affermando: "Se non si concretizza in tempo, sarà necessario valutare se questa legge elettorale sia la più adatta".
Infine, è stata ufficializzata la nomina del prefetto Vittorio Rizzi a nuovo capo del Dis, una decisione che evidenzia l'impegno del governo per la sicurezza nazionale.