Flavio Cobolli continua a lottare con la sua sfortuna, subendo la sua ottava sconfitta consecutiva nel circuito ATP. Il giovane talento romano, attualmente numero 43 del mondo, è stato battuto all'esordio del Masters 1000 di Miami dal fortunato perdente argentino Thiago Agustin Tirante, numero 117 del ranking, con un punteggio di 6-1, 3-6, 6-3 in un incontro durato un'ora e 54 minuti. La partita è iniziata in salita per Cobolli, ancora una volta alle prese con problemi fisici alla spalla e un regime di preparazione compromesso a causa di infortuni subiti alla fine dello scorso anno.

Dopo un primo set giocato male, nell'arco del secondo Cobolli ha finalmente mostrato qualche segnale di ripresa, ma il rimpianto più grande è arrivato nel terzo set, dove, avanti 3-1, ha perso gli ultimi cinque giochi, cedendo la vittoria. È bene ricordare che Cobolli aveva raggiunto i quarti di finale del Challenger di Phoenix la settimana scorsa, ma non riesce a raccogliere un successo a livello ATP da quando ha partecipato alla United Cup.

Dall'altro lato, in un inizio incoraggiante, Luciano Darderi ha conquistato il secondo turno del torneo di Miami, grazie a una vittoria convincente sullo spagnolo Pedro Martinez, attualmente n. 40 ATP, con un punteggio di 6-4, 6-1 in poco più di un'ora di gioco. Darderi ha finalmente rotto il ghiaccio sul cemento, una superficie che fino ad ora gli aveva portato solo dolori con sette sconfitte nelle ultime otto partite e tre consecutive. La sua ultima vittoria su questa superficie era stata a Cincinnati, dove aveva battuto Tabillo.

Il primo set è stato equilibrato, con Darderi che è riuscito a ottenere un break decisivo al decimo gioco, mentre nel secondo set ha migliorato notevolmente le percentuali al servizio, senza che Martinez potesse realmente opporsi. Il prossimo avversario per l'azzurro sarà il polacco Hubert Hurkacz, n. 21 del tabellone e campione del torneo nel 2021, un'avversità che promette di essere stimolante. Sarà interessante vedere se Darderi potrà continuare il suo slancio e superare un avversario di tale calibro.